Penso
che sia necessario educare le nuove generazioni al valore della
sconfitta. Alla sua gestione. All’umanità che ne scaturisce. A costruire
un’identità capace di avvertire una
comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il
valore e la dignità ne siano intaccati. A non divenire uno sgomitatore
sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo.
In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori
falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che
scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del
successo, dell’apparire, del diventare…. A questa antropologia del
vincente preferisco di gran lunga chi perde. E’ un esercizio che mi
riesce bene. E mi riconcilia con il mio sacro poco.
Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù…
T'insegnano a non splendere. E tu splendi invece!
Pier Paolo Pasolini
https://www.facebook.com/Pasolini.Zigaina.DeMaio/photos/a.790352841009187.1073741827.164450360266108/1017048745006261/?type=1
Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù…
T'insegnano a non splendere. E tu splendi invece!
Pier Paolo Pasolini
https://www.facebook.com/Pasolini.Zigaina.DeMaio/photos/a.790352841009187.1073741827.164450360266108/1017048745006261/?type=1
Nessun commento:
Posta un commento