domenica 26 giugno 2011

Il Governo fantasma



Il pericolo Grecia incombe sulle nostre tasche

In questi giorni, dopo le tornate elettorali di amministrative e referendum, tutti aspettavano la fatidica domenica di giugno, il raduno per eccellenza, scelto dal “vate” per galvanizzare la base. Mai come in questa occasione, le parole del capo, sarebbero state utili e ascoltate con attenzione dal popolo leghista, frastornato e incapace di capire cosa stava effettivamente succedendo a casa sua e dove era andata a finire la Lega della “prima ora”. Dall’altra parte, silenzio e confusione, anche se  i due sovrani, dopo la mazzata, hanno salomonicamente sentenziato di essere fisiologici l’uno all’altro, dunque di andare a votare per regalare il paese ai “comunisti” non se ne parla neanche, in questo, l’accordo è stato totale, anche perché, persa Milano, non c’è solo la base a scalpitare, ma tutti i carrieristi di professione che già pregustavano la sedia personale. Berlusconi, che appare  confuso e sciupato (non si trucca nemmeno più), sottolinea che andare a elezioni anticipate con l’attuale crisi congiunturale è una follia, salvo poi rimangiarsi tutto alla camera, dove sostiene che i nostri conti sono in ordine, che non c’è nulla da temere, e, che la maggioranza è solida e governerà fino a fine legislatura. (Ci credo, chi è che butta alle ortiche uno stipendio del genere con i tempi che corrono?)  Dunque meglio procedere a vista, salvando il salvabile, tra uno scandalo e l’altro, senza curarsi troppo dei problemi: quelli veri. Bossi , dal canto suo, arringa la folla a Pontida, cercando, nel sacco di storielle che ha raccontato fino adesso, la più antica e più sicura da dare a bere alla sua gente: la secessione, oppure i Ministeri al Nord, oppure, buon ultimo, il no al decreto legge sull’immondizia a Napoli, ottenendo, comunque una buona dose di fischi, mai ricevuti fino adesso, che sia un segnale? L’outsider Tremonti, ci riporta alla realtà; la manovra dovrà essere da 40 miliardi, come minimo, se non di più; unica concessione: può essere spalmata in più anni, tanto euro più, euro meno, ci siamo abituati. Come potete constatare, è tutto sotto controllo, tutto rientra nella normalità; quello che non è normale invece, è che i soldi li debbano tirare fuori sempre i soliti idioti. Perché se non hanno ancora specificato dove li prenderanno, state sicuri che, dalla sera alla mattina, ci troveremo con il portafoglio alleggerito. Ma questi sono dettagli insignificanti: è tutto sotto controllo, anche se bisogna stare attenti e dirlo sotto voce, altrimenti facciamo la fine della Grecia. 

  

domenica 19 giugno 2011

Non voler un amore qualsiasi, devi vedere in lei ciò che gli altri non vedono, la loro indifferenza sarà la tua forza, solo allora il tuo amore sarà grande e l'acqua ti trasporterà in mare aperto


Quando il vero diventa falso e la gioia che è in te muore, non cercare qualcuno da amare, non vorresti nessuno.
Non volere un amore qualsiasi; quando il fuoco si spegne riporta a galla verità nascoste, inutili bugie. Fai scorrere l’acqua del torrente,  guardati allo specchio, non sei più padrone di te stesso, scruti il cielo alla ricerca di vane speranze. Nessuna pietà per la tua sofferenza, la rabbia brucia i tuoi sogni, non ha la forza di fermare l’acqua, tornerai a guardare la sua corsa veloce, proverai ad accendere un altro fuoco, affogherai nei ricordi.

Yardbirds Brothers:Eric Clapton,Jeff Beck and Jimmy Page-More than Words...

Jefferson Airplanes Somebody To love Mitica, Splendida, Eccezionale

sabato 18 giugno 2011

Tutti a Cuba

Silvio Berlusconi dopo la batosta elettorale e fiutato il vento nuovo che soffia in Italia, medita di scaricare, Fini, Bossi e tutta la Padania che tante incertezze  e angosce hanno causato al suo governo. Dopo un'attenta ricerca di mercato ha scoperto che, tutto sommato, il Comunismo Cubano non è poi così male; eccolo quindi pronto per una nuova avventura in cui l'utilità della politica ben si coniuga con il sollazzo quotidiano, a lui tanto caro. Nell'immagine, lo studio per la nuova tessera del partito che intende fondare, libero, finalmente, dai lacci e dai bavagli della società italiana. Non è ancora certo il nome del nuovo soggetto politico, sono state, comunque, indette le primarie che stabiliranno i nomi dei fortunati vincitori del viaggio nell'isola del Socialismo reale.
Checcusaltrasatirabirichina

venerdì 17 giugno 2011

Grazie sig. berlusconi, le lettere sono volutamente in carattere minuscolo perché lei è piccolo, molto piccolo purtroppo per gli italiani

Leggetela e propagatela, questa è l'immagine che , all'estero, si fanno degli "ITALIANI", GRAZIE sig. berlusconi!!!

pubblicata da Francesco Checcus Danieletto il giorno venerdì 17 giugno 2011 alle ore 8.38
Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones


La scrittrice albanese Elvira Dones ha scritto questa lettera aperta 
      al  premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle
      "belle  ragazze albanesi". In visita a Tirana,  durante l'incontro con
      Berisha, il  premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza
      all'Albania.  Poi ha aggiunto:  "Faremo eccezioni solo per chi porta belle
      ragazze".
      Oggetto: Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones
      NATA FEMMINA 
      "Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale
      che lei  non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo
      disinvolto senso dello humor ha toccato persone a  me molto care: "le
      belle  ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali
      Berisha,  confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei
      ha  puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare
      un'eccezione. "
 Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a
      decine, di  notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da
      Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi
      delle loro  vite violate, strozzate, devastate.
      A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola:
      puttana.
      Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata
      in  Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di
      stupri  collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò
      piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della
      Liguria, e  chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le
      incisero  la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.
      Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della
      società,  non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e  nonna. Quel
      puttana  sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di  speranza e di fiducianell'uomo, 

il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto
      l'utero.
      Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il
      titolo  Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù
      svizzera:  andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo
      padre mi  aveva pregato in lacrime di indagare su di lei.  Era un padre come
      tanti  altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite,
      mutilate,  appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi.
      Era un  padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il
      padre di  Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in
      mare o  giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare,
      sogna il  miracolo.
      E' una storia lunga, Presidente.. . Ma se sapessi di poter contare
      sulla sua  attenzione, le invierei  una copia del mio libro, o le spedirei il
      documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma
      l'avviso,  signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio. In nome di
      ogni  Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe
      gliele  dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione  l'Albania s'è
      inflitta  molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo
      albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a
      spalle  dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione
      per le  umiliazioni gratuite.
      Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come
      materiale  per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.
      Questa  "battuta" mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui
      infuriano  varie polemiche , ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni
      di  uomini come Berlusconi e company, pensieri e azioni in cui il
      rispetto per  le donne é messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno
      criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo  camuffate
      sotto gesti galanti o regali costosi mi vergogno profondamente e  chiedo
      scusa anch'io a tutte le donne albanesi.
      Merid Elvira Dones
      PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione spero
      sentano  l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad altre persone. grazie
      Elvira


La presente comunicazione elettronica contiene informazioni aziendali non private. Eventuali risposte alla presente potrebbero essere conosciute, per motivi organizzativi e di sicurezza, dal personale di Poste Italiane S.p.A.




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    • Francesco Checcus Danieletto Ogni commento è superfluo, ma il sultano è contento, la sua maggioranza è solida e può continuare indisturbato a godere con le sue donne che, con i loro comportamenti, rallegrano la vita degli italiani. L'importante è che siano belle, tutto il resto non conta.
      6 minuti fa · 

giovedì 16 giugno 2011

La politica continua a non capire




Dopo la sonora batosta ricevuta tra amministrative e referendum, c’è tutto un fiorire di commenti, volti a giustificare da una parte, a trionfare dall’altra. L’unica vera analisi che nessuno è in grado, o non vuole fare, è il perché, dalla sera alla mattina, 27 milioni di italiani si sono rotti le balle. La cecità della politica, si sa, a volte, è di una comicità strabiliante; da una parte abbiamo una coalizione di Governo che viveva e, vive, sugli allori, al di sopra delle proprie possibilità, convinta di essere eterna, dall’altra un opposizione che dopo aver tentato in mille modi di scalzare l’odiato nemico, si chiede: “E mò che facciamo?” State tranquilli, a meno di atti inconsulti da parte loro, o un decisivo intervento del Quirinale, ce li dobbiamo tenere ancora per due anni e forse è meglio così, vadano fino in fondo, se hanno coraggio, poi rimedieranno la terza sberla, quella definitiva. Sentire politici che, dopo quanto successo, sono costretti a rincorrere vecchi slogan o mosse ad effetto per calmare i mal di pancia della base, (Lega), costretti a stare zitti, o quasi, nei confronti dell’alleato, frastornato e in ginocchio dopo il KO tecnico, quando, potendo, vorrebbero bruciarlo, vuol dire che, da bravi politici, non hanno capito niente degli elettori. Continuano a credere che sminuire i problemi, fare annunci trionfalistici, (il PDL ha addirittura scoperto che in un partito ci deve essere un segretario e una direzione dove si vota),  possano far cambiare nuovamente idea agli italiani, che hanno fatto capire di volere fatti concreti: sul lavoro, sulla scuola, sulla sanità, sulle tasse e sulle tante criticità che hanno trasformato gran parte della società attuale nella cenerentola che guarda con occhi umidi la vita di palazzo, sapendo che il suo status sociale non le permette di partecipare.


Pubblicato sulla Nuova Venezia Lettere al Direttore il 16 giugno 2011

domenica 12 giugno 2011

11 Giugno 1984 a Padova, muore Enrico Berlinguer

                                                                 


                                                               

Quando quel "signore" che pretende di governarci in nome della "sua" democrazia, parla dei comunisti italiani, deve solo levarsi il cappello di fronte a quest'uomo, la cui statura morale e la cui figura politica, non è certo paragonabile a quella che "lui" esibisce ogni giorno, facendoci vergognare di essere italiani.

sabato 11 giugno 2011

Sognando Fukushima di Adriano Celentano

Sai dove andrò Domenica?

Domenica me ne vado a votare, perché è un mio preciso diritto/dovere di cittadino che vive in un paese libero e democratico, malgrado i tanti sforzi, fatti quotidianamente per vanificarlo. Dimostriamo di avere una nostra coscienza, l'orgoglio di essere liberi di decidere della nostra vita attuale e futura, per noi e per i nostri figli. 





PRENDERO' LA MATITA E TRACCERO' PER QUATTRO VOLTE UNA CROCE SU OGNI SI' PRESENTE IN CIASCUNA SCHEDA. MI SONO SPIEGATO? FATELO ANCHE VOI TUTTI!!!!!!

Se vi tolgono la corrente elettrica, potete sopravvivere, se vi chiudono il gas, mangiate lo stesso. Ma se vi tolgono l'acqua morirete di sete o dovrete elemosinarla. Se costruiscono nuove centrali atomiche stravolgeremo il mondo e la natura che ci circonda,  il progresso è giusto ma va utilizzato con equilibrio e intelligenza, non puoi mangiare un piatto di banconote, saziano solo il tuo portafoglio ma non lo stomaco. E infine un uomo, qualsiasi uomo, deve essere disposto a farsi giudicare per i reati che ha commesso, dimostrando la sua innocenza nei tribunali; non esistono giudici faziosi, la legge deve essere uguale per tutti e va rispettata e applicata. Quel "signore" che vuole piegarla alle sue volontà e ai suoi comodi, può fare le valigie e andarsene in uno di quei posti dove con pochi soldi si compra tutto e si mettono a tacere tutti: la chiamano Repubblica delle banane e lì potrà fare l'Imperatore, applaudito e osannato da chi lo circonda.

CHECCUSWRITER

Sabato 11 Giugno 2011

venerdì 10 giugno 2011

Anno zero


  • Ieri sera ad Anno zero: Brunetta show: "Ehh, lei è fazioso, ehh, lei è fazioso; Ehh, lei non studia, ehh, lei non studia, ehh. Lei usa la claque, Ehh, lei usa la claque, Ehh, lei fa pena, ehh, lei fa pena.  Ovvero come tenere una brillante conversazione politica in un talk.show televisivo, cercando di essere convincente nei confronti dei telespettatori, supporto tecnico e spalla: Ing. Castelli. Questo è il dopo elezioni di chi ha perso e non sa cosa dire! Fanno pena: semplicemente.















referendum

Trappola referendum
Elisabetta Elizabeth Danieletto Il referendum tradotto per noi comuni mortali: - Vuoi che un ladro vada in galera anche se è il Presidente Del Consiglio? (SI) - Vuoi che l'unico posto dove stipare una barra di uranio impoverito sia il culo di chi vuole il nucleare?...

Oggetto: Fwd: I: OCCHIO AL TRABOCCHETTO NELLA SCHEDA ELETTORALE Da: trabrentaegraticolato@gmail.com A: <undisclosed-recipients:;> Data: 09/06/2011 15:09   Attenzione!!  sembra che le schede dei referendum siano in  carta copiativa:se sovrapposte, si segnano anche quelle sotto, e il rischio è che p...



domenica 5 giugno 2011

Un ombra nella memoria, cancellata dal tempo.


Vestito rosso fuoco

Quando la mia memoria sarà svanita nel tempo, quando tu stessa non ricorderai più il mio volto, forse riuscirai a riempire di sogni un vecchio e polveroso armadio. Il tuo vestito rosso fuoco, ornato d’oro, ti ritornerà tra le mani, Tremante lo indosserai allo specchio, berrai quella fiala, magico potere che cambierà le tue virtù, di cui tanti hanno goduto. Ma i tuoi occhi desolati, ti vedranno decrepita, sporca, abietta, alla continua ricerca della felicità perduta. Rimarrai ad ascoltare un'ombra camminare nella nebbia, una mano che ti guiderà alla ricerca di una dolce morte.

sabato 4 giugno 2011

Tipico serpente a due teste dell'era post-atomica


Pensiamoci bene: non una ma cento volte!

Da sempre antinuclearista convinto, ho seguito con interesse, l’altra sera, una trasmissione televisiva imperniata sull’argomento. Ho, così, potuto gustarmi le parole di un ospite che, cercando di confutare i dati della controparte, sosteneva che, in fin dei conti, i morti per tumore negli ultimi incidenti nucleari, Chernobyl soprattutto, se confrontati all’entità della sciagura, sono stati insignificanti, riferendosi ovviamente agli abitanti delle zone interessate; ovvero se consideriamo le cose da un punto di vista statistico, rientrano nella normalità, anzi sosteneva che, i sopravissuti, erano sì ammalati di tumore ma, vivi per la miseria. Confesso di essere rimasto allibito nel sentire queste parole; hanno parlato di un tumore dovuto alle radiazioni nucleari, quasi fosse una forma influenzale che magari provoca qualche morto tra i soggetti più deboli ma rientra nella casistica: ma quanti morti deve provocare una tragedia per essere considerata sconvolgente? Sono queste le argomentazioni che vengono usate dai convintissimi nuclearisti per convincere la gente comune? Banalizzare i rischi per tranquillizzare il popolo che, preoccupato com’è di riempire la pignatta, preferisce la pancia piena, subito, agli inevitabili problemi futuri? C’è bisogno di energia elettrica? Cominciamo a risparmiare ma sul serio; cento anni fa si usavano ancora le candele e, in un secolo, in nome del progresso selvaggio, abbiamo bruciato tutto quello che di buono, la terra ci ha dato gratuitamente, fidandosi della nostra intelligenza. Il resto del mondo sta studiando alternative credibili per ottenere energia, salvaguardando l’ambiente, noi, in Italia, scoraggiamo i pochi che ci stanno provando, dobbiamo sempre seguire la strada più facile al momento, senza andare per il sottile; non importa se comporta rischi, tanto in questo gioco si può barare, anche a costo di rovinarci con le nostre mani. Tralascio per carità di patria gli enormi interessi economici in ballo, che alla fine sono quelli che determinano le scelte fatte sulle nostre teste. Devo spiegare, prendendo a prestito l’incidente avvenuto in Giappone, che gli abitanti di quella regione non potranno mai più ritornare a vivere nelle loro case? Che non potrà crescere più nulla che non sia contaminato? Comprendendo l’acqua del mare con i suoi fondali e la pesca che vi veniva effettuata. Che dipenda da un guasto all’interno della centrale o da un evento esterno, qualcuno è in grado di darmi certezze sulla possibilità di fermare o bonificare l’atomo una volta che questo è impazzito?  Domenica prossima si va a votare sull’argomento, spero proprio che gli Italiani, comincino a capire, come hanno fatto da poco, Tedeschi e Svizzeri, che, se morire è un fatto ineluttabile, alla fine di una vita vissuta godendosi le cose terrene, vivere quest’ultima come capita, facendo terra bruciata  tutto intorno, aspettando il gran finale con il botto, è cosa ben diversa.

Questo scritto è stato pubblicato dalla "Nuova Venezia" nella pagina delle  "Lettere alla Nuova", in data 05 giugno 2011. Checcuswriter.

giovedì 2 giugno 2011

Qui non si parla più di sedie, ma di panchine a più posti!

Angelino Alfano diventerà "Guardasigilli" del P.D.L. ,  La Russa si occuperà di propagandare la difesa del partito, Verdini di organizzazione delle cene ad Arcore, Bondi della filosofia dei valori del premier. Niente da dire diventerà un grande partito. Intanto i giovani leghisti non ne vogliono più sapere di Berlusconi: chissà perché!

Checcuswriter
Una cruda immagine di Daniela Santanchè, dopo aver appreso la batosta elettorale della destra. Venuta a sapere che le era stata addossata la colpa della sconfitta per le sue frasi sferzanti e controcorrente, da Martedì mattina ha smesso di truccarsi, rivelandosi in tutta la sua originalità. (Con questa foto ha vinto un concorso come donna più vecchia del mondo: 114 anni e li porta bene, niente da dire).
Una rara immagine di Silvio Berlusconi, quando, in Romania, nei Carpazi orientali, ha appreso i risultati elettorali del ballottaggio nella sua amata Milano. Foto Draculapresslive.