giovedì 29 novembre 2012

La tua bocca



Che cosa è per me la tua bocca?
Un calice di incenso desolato,
un albero di foglie smaniose,
un alto vascello impaziente,
una faretra di splendide frecce.

("Che cos’è per me la tua bocca" - Edward Estlin Cummings) zb

painting by Alyssa Monks - mouth -

Pissing off a frog...


You HAVE to watch this - I laughed out loud. Only 25 seconds. ThanksScott Greenberg, Made my afternoon!

mercoledì 28 novembre 2012

Domani


“Ho qualcosa dentro che mi fa andare avanti. Credo sia qualcosa che ha a che fare con il domani, con il fatto che c’è sempre un domani, e che quando arriva tutto può cambiare.”
• A. Burroughs-

lunedì 26 novembre 2012

Cent'anni prima






Il tuo corpo era mio 
cent'anni prima di appartenerti, 
ti ho salvato molte volte 
in altre vite, 
ho stritolato il tuo cuore 
e nessuno può restituirgli 
la forma originaria.
Eravamo una cosa sola, 

tanto che nessuno 
potrà stare con te 
senza avere 
anche un po' di me.

(Efraim Medina Reyes)

Cos'è l'amore?




Così è l’amore umano.
Si ama solo ciò 
che si può mangiare. 
Quando qualcosa cessa 
di essere commestibile, 
non lo si ama più e 
lo si lascia a chiunque 
può a sua volta 
trovarvi un alimento. 
Noi non amiamo un essere 
umano in quanto fame 
ma in quanto nutrimento.
Amiamo da cannibali. […] 
Gli esseri amati, 
con la loro presenza, 
le loro parole, 
le loro lettere 
ci apportano conforto, 
energia, uno stimolo. 
Hanno su di noi 
lo stesso effetto 
di un buon pasto dopo
una giornata spossante di lavoro. 
Li amiamo dunque come nutrimento. 
Si tratta proprio di un amore da antropofagi.


Simone Weil

2012 Orfani di guerra


.

Gabbiani



Non so dove i gabbiani abbiano il nido,

ove trovino pace.

Io son come loro

in perpetuo volo.

La vita la sfioro

com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.

E come forse anch’essi amo la quiete,

la gran quiete marina,

ma il mio destino è vivere

balenando in burrasca.


Vincenzo Cardarelli (Gabbiani)

sabato 24 novembre 2012

Caro essere umano






Ciao essere umano, io sono Speranza, anzi, mi chiamavano così alcuni esseri umani prima


che mi abbandonassero; oggi sono solo una cagna randagia.

Non ci conosciamo, non ci siamo mai visti, so che sei molto occupato e che hai un sacco di c



ose da fare, ma vorrei che mi concedessi qualche minuto del tuo tempo , ho qualcosa da

raccontarti...

Dopo che la mia famiglia umana mi ha abbandonato, mi sono rifugiata all'interno di un

grande parcheggio, li ho trovato alcuni amici a 4 zampe i quali mi hanno accolta con amore e

rispetto, sai anche loro erano stati abbandonati.

Quel grande parcheggio era diventata la nostra nuova casa, l'inverno era coperto ci

permetteva di ripararci dall'acqua e dal freddo, l'estate dal sole e dal grande caldo; in più

quando andava bene, riuscivamo a trovare degli avanzi di cibo all'interno della spazzatura.

""Se ti sto annoiando non leggermi, davvero non preoccuparti, tanto sono abituata

all'indifferenza""

Da qualche giorno il cibo scarseggiava, quindi cercavamo disperatamente qualcosa da

sgranocchiare sotto i denti, la fame era tanta credimi...


In piena notte sentiamo un forte fischio, era un essere umano, ci stava chiamando.


Senza pensarci ci siamo catapultati immediatamente, i nostri occhi non credevano a quanto

stesse accadendo, un essere umano aveva cucinato per noi tantissime polpettine...

Non abbiamo avuto tempo di pensare, la fame era tanta; le abbiamo mangiate tutte ma

proprio tutte, erano squisite.

Essere umano, oggi ti scrivo da questa clinica veterinaria, chiedendoti con il ♥ a pezzi

perché? Io mi fidavo di te, che motivo avevi di avvelenarci? Noi non abbiamo fatto del male a

nessuno, stavamo li solo perché ci sentivamo protetti.

Due dei miei amici sono morti dopo una lenta agonia, ed altri 2 stanno lottando tra la vita e la

morte, io mi sono salvata perché ne ho mangiata solo una.

Essere umano, prima di lasciarti voglio dirti un'ultima cosa; sappi che io non ti odierò mai e

continuerò ad amarti e rispettarti, nella speranza che prima o poi capirai che io sono un

essere vivente, tale e quale a te...

Adesso ti lascio e ti ringrazio per avermi ascoltato, ci tenevo a dirti cosa pensavo e se puoi

stasera prima di addormentarti fai una piccola preghiera per i miei 2 amici.

Speranza.

Parcheggio Ikea Catania 22/Novembre/2012








martedì 20 novembre 2012

http://www.lettera43.it/politica/odifreddi-repubblica-addio-censura-su-gaza_4367573153.htm

http://www.lettera43.it/politica/odifreddi-repubblica-addio-censura-su-gaza_4367573153.htm

103


Francesco Checcus Danieletto ha condiviso la foto diHuffPost Italia.
42 minuti fa
Laila, Bruna, Alessia, Antonia... Uno per uno i nomi e storie delle 103 donne uccise nel 2012. L'HuffPost le ricorda così http://huff.to/105qsIF

Geppi


Ogni donna sa da cosa è attratta: io personalmente so che se un uomo non mi colpisce nei primi cinque minuti di conversazione non ci riuscirà mai più. Venti frasi per giocare a freccette con il mio cuore, chiedo solo questo. La simpatia ce l’hanno anche gli idioti, l’educazione si può tranquillamente fingere, ma la lucentezza intellettuale non si può sfoggiare se non è reale.

(G.Cucciari)

Statale 17 dal Mulino di Chicon

Barenboim e Metha


· 

lunedì 19 novembre 2012

http://www.lettera43.it/cultura/israele-in-combattimento-con-i-testi-religiosi_4367572980.htm

http://www.lettera43.it/cultura/israele-in-combattimento-con-i-testi-religiosi_4367572980.htm

Gaza, Palestina

Ecco la "pacifica" trasformazione della Palestina, da stato Palestinese a Stato d'Israele. Con il tacito consenso del mondo intero.  

Per tutto quello che hanno subito, per le enormi atrocità che un folle ha loro riservato, gli ebrei dovrebbero essere i primi a capire cosa significa ingiustizia, intolleranza, umiliazione, repressione, eliminazione.
Un loro grande scrittore ebbe modo di dire:
"Ognuno è ebreo di qualcuno, oggi i palestinesi sono gli ebrei di Israele"
Primo Levi

lunedì 12 novembre 2012

Ninna nanna


Davvero voglio una casa più bella, un'auto veloce, mille amanti bellissime? Davvero voglio tutto questo? O sono semplicemente addestrato a volerlo? Davvero tutto questo è meglio di ciò che possiedo già? O sono semplicemente addestrato a essere insoddisfatto? Che io sia vittima di un incantesimo per cui niente è mai abbastanza?

Venezia


Old Venice (74 foto)

HALF



Caccia all'invalido



domenica 11 novembre 2012

martedì 6 novembre 2012

Votare ma non votare


SI PUO' NON VOTARE

Non votare si può?......... Pochi lo sanno ma la legge prevede la possibilità di rifiutarsi di votare e metterlo a verbale.
Quando si va al seggio e dopo che le schede sono vidimate si dichiara che ci si rifiuta di votare e si vuole che sia messo a verbale.
Le schede di rifiuto vengono CONTATE e sono VALIDE, contrariamente alle schede nulle o bianche o all'astensione dal voto.

Nessun media (ch
iaramente) ne parla, sembra che i giochi della CASTA siano già fatti, come al solito la gente andrà a votare il 'meno peggio'.
Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un certo numero ( cosa mai successa nelle elezioni italiane) la casta avrebbe 'qualche problema’ nell'assegnare i seggi vuoti e i media saranno obbligati a parlarne.
Fate girare questa mail il più possibile, è l'unica maniera per fare sentire la voce di tutti quelli che vogliono un sistema con persone veramente nuove e non un branco di professionisti della politica che rubano soldi parlando di niente.
L'astensionismo passivo non fa percentuale di media votanti e riguardo alle elezioni legislative il nostro sistema di attribuzione non prevede nessun quorum di partecipazione.
Quindi, se per assurdo nella consultazione elettorale votassero tre persone, ciò che uscirebbe dalle urne sarebbe considerata valida espressione della volontà popolare e si procederebbe quindi all'attribuzione dei seggi in base allo scrutinio di tre schede.
Altresì le schede bianche e nulle, fanno si percentuale votanti, ma vengono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza.
Esiste però un METODO DI ASTENSIONE, che garantisce di essere percentuale votante (quindi non delegante) ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza.
E' infatti facoltà dell'elettore recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il certificato elettorale, AVVALERSI DEL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA, assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione; è possibile inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE, UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI, SE VUOLE, L'ELETTORE HA IL DIRITTO DI ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DEL SUO RIFIUTO come previsto dal d.p.r. 30 marzo 1957, n. 361, art. 104. (es.: 'Nessuno degli schieramenti qui riportati mi rappresenta')'.

lunedì 5 novembre 2012

In nome del popolo italiano


Vieni...


Vieni da me..ma non venire sola..porta la tua valigia di segreti, sogni, delusioni, speranze, sofferenze..io ti ascolto e non ti giudico. Mi basta un granello di te per ricominciare a vivere. Rifugiarsi nella solitudine è una scelta quando 
non hai altra scelta, quando restare soli è il solo modo per stare in compagnia..è la sola via che ti resta, quando hai esaurito le parole, per urlare " aiuto". Ora non sei più sola..non siamo più soli..perché l'unico che riesce ad ascoltare le tue urla è uno, che come te, non ha più parole, ma solo orecchie. La solitudine è un sentimento..e come tutti i sentimenti, se condivisi, hanno un altro sapore..un sapore che puoi descrivere a qualcuno che è in grado di comprendere..che è in grado di comprenderti..ed è in quell'esatto istante che, come per magia, non si è più soli..ma soli insieme..e niente sarà più come prima. (Giuseppe Donadei)

Rimpianti


Non soffro di rimpianti. Avessi cent’anni, il mio giorno migliore sarebbe sempre DOMANI
(Ugo Ojetti)

Marta


“Una cosa avrebbe voluto dire ad alcune amiche. Che non le sopportava. Non sopportava quei sorrisi che si spegnevano appena lo sguardo si voltava.
La voglia che avevano di ascoltare senza condividere.
I loro commenti fatti di io lo sapevo e
 te l’avevo detto.
Le occhiate di insopportabile compiacenza quando minimizzavano o rendevano volgare la vita degli assenti.
Marta avrebbe voluto tacere, smetterla di raccontare la sua vita a chiunque. Soprattutto a loro.
Ma chi sarebbe stato in grado di ascoltarla?
Ascoltarla come lei avrebbe voluto.
Ascoltarla guardandola negli occhi.
Presente ad ogni invisibile lacrima.”
(Marta, Gianfranco Brevetto)

L'arte di amare e di farsi amare


Amare una persona è…
Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt’uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è…
accettarla così com’è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe.
(Omar Falworth - “L’arte di amare a farsi amare”)