domenica 24 marzo 2019

Il centenario del fascismo


Il centenario del fascismo attraverso 22 opere

Il 23 marzo 1919 a Milano Mussolini pose le basi del Pnf. Una pagina nera che purtroppo non vuole chiudersi. Ecco una scelta di film, romanzi, saggi e documentari sul tema.




Cento anni fa, il 23 marzo 1919, Benito Mussolini enunciò a Milano, in Piazza San Sepolcro, i principi fondamentali del Fasci italiani di combattimento. Era l'inizio di un'era: tre anni più tardi dal movimento nacque il Partito nazionale fascista. Un secolo dopo quella pagina nera di storia, che dall'Italia contagiò l'Europa, pare non essersi ancora chiusa. L'estrema destra xenofoba, antisemita e razzista è tornata a lambire il Vecchio continente.

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Proprio per comprendere questo rigurgito ecco una "cassetta degli attrezzi" nella quale, senza alcuna pretesa di esaustività o completezza, abbiamo messo film, documentari, saggi e romanzi sul fascismo. Un viaggio per titoli - magari meno conosciuti di altri - che unisce lavori recenti e opere classiche.


FILM: DA MIYAZAKI AI FRATELLI TAVIANI

Porco Rosso (Hayao Miyazaki), 1992. Il manifesto dell'anime del maestro giapponese ambientato in Italia è tutto in una frase del protagonista, asso dell'aviazione, Marco Pagot: «Piuttosto che diventare un fascista, meglio essere un maiale».

La notte di San Lorenzo (Paolo e Vittorio Taviani),1982. Racconto corale a cui ha contribuito Tonino Guerra, il film è ambientato nelle campagne toscane con protagonisti i contadini. Una strage nel duomo – scampata da alcuni - ricorda quella (realmente accaduta) di San Miniato: seguono rappresaglie fasciste con l'esercito alleato in arrivo.

Film d'amore e d'anarchia - Ovvero "Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza..." (Lina Wertmüller) 1973. Nel 1932 Tunin, contadino, arriva a Roma per uccidere Mussolini: l'anarchico vuole vendicare l'omicidio da parte dei carabinieri di un suo compagno. Ma il mattino dell'attentato – ospite di un bordello - si sveglia in ritardo.

Vincere (Marco Bellocchio), 2009. Film storico su Mussolini milanese e sul Duce poi: una parabola dagli ideali delle masse alla corsa al potere. Il punto di vista è di Ida Dalser, donna che lo amò e gli diede un figlio, Benito Albino Dalser. Respinta – non rassegnata - fu costretta al manicomio.


Il leone del deserto (Mustafa Akkad), 1981. Le imprese fasciste in suolo africano con il mito dell'Impero che punta alla riconquista della Libia. Censurato fino al 2009 perché «lesivo all'onore dell'esercito italiano».

Una giornata particolare (Ettore Scola) 1977. Il 6 maggio 1938, data della visita ddi Adolf Hitler a Roma, Antonietta, casalinga madre di sei figli e sposata con un fascista, incrocia la sua vita con il vicino di casa, Gabriele ex radiocronista Eiar, licenziato dalla radio di Stato e condannato al confino in Sardegna perché gay.

DOCUMENTARI: LE VOCI DELLE VITTIME E DELLA RESISTENZA

335 voci per non dimenticare - Le fosse ardeatine (1992). La cronaca dell'eccidio nazi-fascista che si consumò a Roma nel 1944 per rappresaglia dopo l'attentato di via Rasella. Con il contributo Anfmi (Associazione dei familiari delle vittime).

La grande storia – Mussolini Soldi sesso segreti. Fine di un mito attraverso i documenti dell'Archivio di Stato: il fascismo era corrotto. Durante la dittatura non mancarono certo truffe, speculazioni e arricchimenti di gerarchi. Produzione Rai.


La donna nella Resistenza di Liliana Cavani (1965). Non solo staffette inconsapevoli ma partigiane con ruoli decisionali. Tra tutte la storia di Marcella Monaco che fece evadere due futuri presidenti della Repubblica (Saragat e Pertini) dal carcere Regina Coeli.

Anno IX - Le opere - il popolo - il valore (Archivio storico Istituto luce). Un video originale (1931) di propaganda fascista in cui si magnificano gli ideali della dittatura.

L'ultima voce. Guido Notari (Enrico Menduni, 2015). Storia di una voce quasi anonima, la voce. Quella della radio, dei film doppiati, dei documentari dell'istuto Luce sentiti da milioni di italiani.


ROMANZI: DA FENOGLIO A SCURATI

M il figlio del secolo di Antonio Scurati (Bompiani, 2018). Ottocento pagine: in primo piano il Duce, sullo sfondo l'indifferenza italiana.

Una questione privata di Beppe Fenoglio (Garzanti, 1963). Opera postuma di Fenoglio - partigiano- che in questa e altre opere ha raccontato la sua Resistenza in Piemonte. Milton è il nome di battaglia della sua controfigura che si muove nelle Langhe: tra la nostalgia dell'amore per Fulvia, l'ombra della gelosia e dei fascisti.

La quarta Italia (Das vierte Italien) di Joseph Roth (Castelvecchi, 2013). I reportage italiani del giornalista per la Frankfurter Zeitung del 1928 furono tagliati e manipolati. E gli valsero una rottura con il giornale. Nella versione integrale le manie di controllo sul dissenso politico e sulle vita privata.


Tiro al piccione di Giose Rimanelli (Einaudi, 1963). Romanzo autobiografico di un ragazzo del Sud coinvolto nella guerra civile «dalla parte sbagliata» (sue parole), quella della Repubblica sociale. Venti mesi di ferocia fino alla fuga, testimonianza rara.

Sangue giusto di Francesca Melandri (2018). In una Roma contemporanea piomba un giovane uomo dall'Etiopia. Tutto appare estraneo alla protagonista tranne il nome: Attilio Profeti, lo stesso di suo padre (classe 1915) che il giovane dichiara essere suo nonno. Vite che si incrociano sullo sfondo della campagna fascista in Africa.

SAGGI: DA ERIC HOBSBAWM A EMILIO LUSSU

Il secolo breve di Eric Hobsbawm (Bur, biblioteca universale, 1994). Bibbia per gli studiosi di storia, e non solo. Divide il secolo – 1914 1991 - in tre fasi ed esamina il fascismo, comunismo e capitalismo.

Guerra civile, Saggio storico sulla moralità nella Resistenza di Claudio Pavone (1991). Già partigiano, l'autore analizza motivazioni, comportamenti, illusioni e speranze dei combattenti. Una radiografia dall'interno della Resistenza.

Il fascismo eterno di Umberto Eco (La nave di Teseo, 2018). L'intellettuale si misura con una lista di caratteristiche per riconoscere (e combattere) il fascismo in abiti borghesi.


Marcia su Roma e dintorni di Emilio Lussu (1931). Ex capitano della Brigata Sassari, reduce dalla Prima Guerra mondiale, antifascista, poi fondatore dello storico Partito sardo d'azione. Nei 22 capitoli – scritti dall'esilio francese - fatti storici e giudizi personali di condanna per le complicità del fascismo.

Io e il Duce di Indro Montanelli, a cura di Mimmo Franzinelli (Rizzoli – la grande storia). Un'antologia di articoli, corrispondenze, "Stanze" sul fascismo e Mussolini. Non del tutto immune al fascino del Duce, Montanelli ne ha tratteggiato in punta di penna un ritratto da macchietta.

Mussolini il rivoluzionario, di Renzo De Felice (Giulio Einaudi editore, 2005). Autore bussola per gli studiosi del fascismo: in quest'opera gli anni della gioventù. Testi affiancati da documenti: lettere, il programma di fondazione dei fasci di combattimento e il manifesto della marcia su Roma.

23 marzo 2019