lunedì 30 maggio 2011

A volte è proprio vero, se uno vive di ricordi è costretto suo malgrado a dire: guarda se io dovevo innamorarmi............

Basta un giorno per cambiare, poche ore per non riconoscersi più nemmeno allo specchio, l'orgoglio sotto i piedi,camminare assieme a chi hai sempre umiliato.



Quel mattino la nebbia fitta avvolgeva ogni cosa, rendeva invisibili le case; la strada, trafficata di macchine, sembrava un fiume in piena, sporco di fango. Incrociai uno sbandato, vagabondo, barba lunga, giallastra, pochi denti, la mano aperta in cerca di qualche soldo o sigaretta. Gli occhi erano vivi, lo sguardo acuto, irriverente, il gelo sembrava avere incurvato la sua figura, anche se, lui, non se ne curava; camminava lentamente, l’incedere distaccato di chi si sente superiore, suscitando in me sentimenti di ridicola curiosità. Ma, ecco, che, fatti pochi passi, un altro lo seguiva, e poi un altro e un altro ancora, il sorriso  sempre più beffardo, la schiena sempre più china, come fossero partoriti tutti dalla stessa madre: mostri inafferrabili, liberi di circolare. Mi fermai a guardare una vetrina, non avrei sopportato di vederne ancora; osservai compiaciuto il mio aspetto elegante e curato  e mi chiesi cosa potevo temere. Camminando in mezzo a loro mi sentivo umiliato, confuso, quasi ubriaco; cercavo invano di chiedere spiegazioni a me stesso, ero svuotato, la mia anima ballava sopra le onde di un mare in tempesta.
Ridevano tutti: barboni, vecchiette con i vestiti laceri; mi trascinarono in mezzo a loro camminando per le strade come in una processione satanica.
Svanirono nella nebbia, a sera inoltrata, lasciandomi con i vestiti laceri, la barba
lunga, la mano tesa a chiedere l’elemosina.


venerdì 27 maggio 2011

Giappone dopo il disastro nucleare

Bambini giapponesi stanno andando a scuola, proteggendosi, in qualche modo, da possibili radiazioni dopo il disastro alla centrale nucleare. Un rischio che si può correre in qualsiasi parte del mondo,  anche qui in Italia, se dai il tuo assenso al programma nucleare. Pensaci e proteggi il tuo futuro e quello dei tuoi figli. Il 12 Giugno cancella le centrali nucleari dall'Italia: vota SI.

Metti una sera finito il lavoro, Un anonimo Tram che ti porta a casa, una bella donna e la fantasia che ti dona un pò di felicità


Tram

Era arrivato come sempre sferragliando, grigio, anonimo; 
ogni sera ci sfidavamo, lui a sfiorarmi, io a non aver paura.
Terzo posto a sinistra, lato strada, eri seduta lì come sempre, gli occhi un po’ assenti osservavi dal finestrino il mondo che ti scorreva attorno. Avrei voluto urlarti tutta la mia passione, ma finivo per guardarti in maniera anonima, poi sedevo dietro di te, il tuo profumo riempiva le mie narici, sfioravo i tuoi capelli, mi riempivo gli occhi con la tua bellezza, ti guardavo camminare sul marciapiede mentre il tram ripartiva.

giovedì 26 maggio 2011

Quando si inizia male con una donna è tutto da rifare


Telefono

Sono uscito di casa senza telefono quella mattina ma sei riuscita ad intercettare un palo telegrafico; quando la smetterai di guardarti allo specchio, di chiedere conferme, la tua bellezza è sotto gli occhi di tutti. Lasciami almeno le pantofole, voglio chiudermi in camera mia: ti prego esaudisci questo mio ultimo desiderio. Sei unica.
Checcuswriter

DUNE


Dune

Autunno a est, tra le dune e il mare, accarezzo gli alberi, mi riempio la bocca di miele, abbandono la via polverosa, voglio stendermi a faccia in su nell’erba fradicia, le stelle riempiono i miei occhi, mi stordiscono, sento il mare lontano. Colgo una mela, è tempo di andare, non voglio addii, non voglio lacrime, ho stretto il mio cuore con cinghie di cuoio, devo correre lontano.

domenica 22 maggio 2011


Cavalli bianchi

Non innamorarti di me questa notte, troppe le stelle nel cielo, troppi cavalli nella sabbia. Voglio correre lontano, cancellare i miei sogni, spiegare le vele di una nave che scivola nell’oceano; osservare i tuoi occhi dolcissimi che hanno turbato il mio sonno.
Mi sono innamorato di te a ogni ora del giorno, aggrappato alle mie fantasie; ti ho chiesto di portarmi lontano, nei paradisi perduti, dove il cielo e il mare racchiudono il silenzio nelle grida di gabbiani ma tu sognavi cavalli bianchi correre nella sabbia, guardavi le stelle senza capirle: sei diventata di pietra.

sabato 21 maggio 2011

Berlusconi si dice preoccupato per le tante bandiere rosse presenti ai comizi di Pisapia. Non tutti sanno, però, che anche lui ne possiede una, regalatagli dal fraterno amico Putin e gelosamente custodita in un armadio segreto ad Arcore. Pensate che non lo sa nessuno: né Bossi e tanto meno le "Olgettine"; fa parte dell'ultimo atto, tratto dalle pagine dell'"Illusionista perfetto", best-sellers di grande successo, in continua ristampa;  una metamorfosi già studiata da tempo, in cui Silvio, tolti i capelli finti, il viso abbruttito da metalmeccanico e i vestiti lerci e puzzolenti, scende in piazza sventolando il rosso vessillo e urlando a squarciagola: "Governo ladro". Alle inevitabili rimostranze dei veri comunisti, replicherebbe mostrando la vecchia tessera del P.C.I., regalatagli dal compagno D'Alema anni prima. Inseritosi perfettamente nei collettivi operai, avrebbe rinunciato a fare la gavetta, data l'età, accontentandosi dell'incarico di Sindaco, a vita, nella natia Milano.
Checcuscontrosatira

sabato 14 maggio 2011

Lucio Battisti - Supermarket Attenti alla spesa!


Sipario

La nebbia scende dolcemente, affoga nel fiume. Mille gocce di sudore sospese nell’aria, sollevano petali di rose, disegnano i tuoi occhi.
Osservo pesci rossi mordere la tua carne, la tua eterna ipocrisia scivolare sulla mia pelle.
Un prato verde ti attira ma l’erba ti respinge, sente il tuo odore di sesso richiamare animali affamati; stendo un lenzuolo, si chiude il sipario in un silenzio impercettibile, mentre la tua bocca si frantuma nell’aria e la nebbia nasconde il tuo corpo nella quiete della notte.

domenica 1 maggio 2011

vestita




Vestita

Ti sei sdraiata sul mio letto, senza spogliarti, fa uno strano effetto accarezzarti con i vestiti addosso, la lana del tuo maglione è elettrizzata, chissà il tuo seno, la cerniera dei jeans fatica a scendere ma ti sento pulsare attraverso la stoffa, i tuoi occhi sono torbidi è come se tu fossi nuda, il profumo che emani si mescola con l’odore del tuo sesso, sicuramente ti piace di più così, non puoi farne a meno. Ogni volta mi lasci senza parole, cerchi sempre l’effetto spettacolo, quand’è che ti spoglierai veramente? Di te conosco solo gli abiti che indossi, chissà cosa c’è sotto.