martedì 30 aprile 2013

Grande Pablo


La povertà

Ahi, non vuoi,
ti spaventa
la povertà,
non vuoi
andare con scarpe rotte al mercato
e tornare col vecchio vestito.
Amore, non amiamo,
come vogliono i ricchi,
la miseria. Noi
la estirperemo come dente maligno
che finora ha morso il cuore dell'uomo.
Ma non voglio
che tu la tema.
Se per mia colpa arriva alla tua casa,
se la povertà scaccia
le tue scarpe dorate,
che non scacci il tuo sorriso che é il pane della mia vita
Se non puoi pagare l'affitto
esci al lavoro con passo orgoglioso,
e pensa, amore, che ti sto guardando
e uniti siamo la maggior ricchezza
che mai s'è riunita sulla terra.

lunedì 29 aprile 2013



H.Hesse


Storia il papa rosso


"Era soprannominato il “Papa Rosso” ma nonostante ciò Bombacci a distanza di qualche decennio può essere considerato un personaggio molto più chiaro e lineare e sicuramente molto meno contraddittorio di quanto sia stato fatto apparire dalla storiografia ufficiale".

A cura di Francesco Chiarizia

sabato 27 aprile 2013

Tagore


Interrogo la tristezza e scopro
che non ha il dono della parola;
eppure, se potesse,
sono convinto che pronuncerebbe
una parola più dolce della gioia.

Ecco una parola: io sono:
una parola che significa
a volte nulla
a volte un infinito......Tagore.

Moana Pozzi


27 APRILE

OGGI RICORDIAMO....MOANA POZZI

(Genova,27 Aprile 1961 - Lione,15 Settembre 1994 )

Una donna, una leggenda. Inutile nasconderlo, Moana Pozzi, la pornostar più famosa di tutti i tempi (insieme a Ilona Staller, alias "Cicciolina"), è diventata, grazie alla sua classe e alla sua indubbia intelligenza, non solo un'icona dell'erotismo ma anche una donna da ammirare per il suo coraggio e la sua spregiudicatezza morale ed intellettuale. Tanto da farne, paradossalmente, quasi il simbolo di un nuovo modello di femminismo. Questione di punti di vista, naturalmente.

Non c'è dubbio, comunque, che Moana Pozzi abbia incarnato il tipo di donna misteriosa e sensuale capace di far perdere la testa agli uomini, esercitando un indubbio potere, un'influenza ammaliante su chi la circondava. C'è anche chi si è arrovellato sull'origine del suo nome, arrivando ad ipotizzare che fosse una traslitterazione dall'inglese "to moan", che significa "gemere".

In realtà, "Moana", scelto dai genitori rifacendosi a luoghi mitici cercati sull'atlante geografico, significa semplicemente, in lingua polinesiana, "il posto dove il mare è più profondo".

Un nome, ad ogni modo, su cui molti hanno ricamato leggende intorno alla "diversità" congenita della bionda attrice, sul suo irrimediabile destino di emarginata (per quanto famosa, una pornostar non è mai realmente accettata dai benpensanti). Invece la vita di Moana, a dispetto delle apparenze, è sempre stata quanto mai lineare e serena, nella sua "anormalità". Persino la morte improvvisa e prematura non ne fa un'eroina "maudite", ma la trasforma in un'icona da venerare con malinconia e rispetto.

Nata in una famiglia genovese cattolicissima (il padre ingegnere, lavorava in un centro di ricerca nucleare mentre la madre era una semplice casalinga), Moana Pozzi studia presso un istituto delle suore Marie Pie e Scolopie. Frequenta il liceo scientifico e studia per sei anni chitarra classica in conservatorio. A diciotto anni, già ragazzona alta e formosa con un sorriso disarmante, è in cerca di libertà e trasgressione: sente il bisogno di sganciarsi dall'ambiente per lei troppo formale della sua famiglia. Comincia a partecipare a concorsi di bellezza, posa nuda per pittori e fotografi e si trasferisce a Roma per frequentare gli ambienti del cinema.
I genitori rimangono traumatizzati quando scoprono che la figlia gira pellicole erotiche. La loro reazione iniziale è drastica e arrivano a rompere qualsiasi rapporto con lei per un anno. Fortunatamente, passato il periodo di choc, la frattura si ricompone e anzi padre e madre si prodigheranno, quando si presenterà la necessità, in aiuti, supporti morali e materiali.

Anche se la scelta di Moana non sarà mai da loro del tutto accettata (vani, in particolare, i continui tentativi del padre di farle studiare teatro).

Intanto il nome di Moana Pozzi comincia a farsi notare nell'ambiente. Non solo in quello dell'hard, ma anche in quello più istituzionale. La sua vèrve e il suo carisma le permettono di affrontare tranquillamente le sempre più numerose apparizioni televisive, in cui viene sempre chiamata con lo scopo di aggiungere un po' di "pepe" al condimento generale e generalista.

Nel 1981 lavora a Raidue per la trasmissione per ragazzi "Tip Tap 2", mentre un paio di anni dopo ottiene qualche comparsata in film "normali". E' la ragazza che esce nuda dalla vasca di Manuel Fantoni in "Borotalco" di Carlo Verdone; appare addirittura in "Ginger e Fred" (1985) di Federico Fellini.

Il 1986 è l'anno dell'esplosione come pornostar. Entra nella nota scuderia di Riccardo Schicchi e gira numerosi film che producono incassi da capogiro. Il genere di mercato ormai è quasi totalmente orientato all'home video, e così Moana entra nelle case di milioni di italiani.

Nel 1987 conduce insieme a Fabio Fazio "Jeans 2" su Raitre, programma pomeridiano per ragazzi. La Federcasalinghe va su tutte le furie e costringe Moana Pozzi a ritirarsi. Passano pochi mesi e Antonio Ricci la ingaggia per "Matrjoska", in onda su Italia 1. Viene registrata una puntata in cui Moana compare completamente nuda: ancora polemiche, grida di censura e la trasmissione viene sospesa. Ricci cambia allora il titolo del programma in "Araba fenice" e riesce a far trasmettere Moana come valletta nuda, che diventa, manco a dirlo, un personaggio nazionalpopolare, oggetto di dibattiti ed editoriali, nonché di analisi da parte di intellettuali e scrittori, polemisti ed editorialisti. Tutti a sottolinearne la bellezza, il suo ruolo di fenomeno di costume ma anche la sua classe, la sua totale mancanza di volgarità nel porsi. Per molti è la donna ideale: dolce, attenta ma anche decisa e all'occasione dominatrice.

Il 1991 è l'anno di un altro scandalo, conclusosi con uno dei casi di censura occulta più incredibile dei nostri giorni. Esce infatti quella sorta di memoriale che è "Filosofia di Moana", un libro della pornostar in forma di dizionario. E' una carrellata di pensieri, gusti e inclinazioni, ma soprattutto di descrizioni di relazioni con uomini famosi "conosciuti da vicino", che fa molto scalpore. Moana non si esime dall'elargire delle vere e proprie pagelle relative alle rispettive qualità amatorie di cantanti, attori e comici: nessuno è risparmiato, tanto meno qualche politico che con Moana ha avuto commercio più o meno lecito.

Il libro a tutt'oggi è introvabile. Nello stesso anno sposa a Las Vegas Antonio Di Ciesco, suo ex autista, a quanto sembra l'unico uomo che è stato capace di tenerla legata a sé.

Sempre nel 1991 Moana Pozzi realizza insieme a Mario Verger un film d'animazione intitolato "Moanaland", che insieme a "I Remember Moana", dopo esser stato presentato al Palazzo delle Esposizioni e raccogliendo l'attenzione di Enrico Ghezzi per "Blob" e "Fuori Orario", fu l'unico cartoon premiato con la Menzione speciale all'International Erotic Film di New York. Oggi le due pellicole, conservate in Rai, sono un vero piccolo cult per gli ammiratori di Moana.

L'anno dopo è la volta della sua prima avventura "politica": si presenta alle elezioni politiche con il Partito dell'amore, sorta di "braccio politico" dell'agenzia Diva Futura di Schicchi. L'operazione fallisce, ma il tasso di celebrità balza alle stelle. Moana Pozzi è ormai una macchina che produce denaro. Compra un attico da due miliardi a Roma, vive una vita all'insegna del lusso e della ricchezza.

Nel 1993 lo stilista Karl Lagerfeld la fa sfilare in passerella a Milano. Gli stilisti si infuriano, ma lui replica: "Le donne si muovono come Moana, mica come una top model".

Sabina Guzzanti ne fa un'imitazione spassosa ad "Avanzi". E' l'apoteosi.

Il 17 settembre 1994 arriva la notizia terribile: Moana Pozzi è morta il giorno 15 in una clinica di Lione per un tumore al fegato. I funerali vengono svolti in forma privata, nessuno riesce a fotografare il corpo. Subito si scatenano le ipotesi più svariate: Moana sarebbe ancora viva, ma non vuole che qualcuno la ritragga moribonda e mette in atto un'uscita di scena anticipata; altri sostengono invece che si sia ritirata dalle scene fuggendo in India.

Di certo c'è solo la battaglia legale tra i genitori e il marito per l'eredità miliardaria. Spunta un testamento olografo senza firma, quindi non valido. L'appartamento dell'Olgiata viene svaligiato da ignoti e rimane da allora disabitato.

I fan non la dimenticano.

I suoi video continuano ad essere tra i più venduti e sui muri di Roma compaiono scritte e graffiti in sua memoria.

Finita la storia, inizia la leggenda di Moana, la donna che ha sdoganato il porno.

foto meravigliose


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Strane e meravigliose foto

giovedì 25 aprile 2013

25 Aprile S.Marco



Oggi 25 Aprile non è solo la festa della Liberazione dell'Italia dalla dittatura nazifascista ma, per noi veneziani, la ricorrenza di San Marco, Patrono della nostra città. E' usanza che in questo giorno ogni uomo regali alla sua donna, un bocciolo di rosa rossa in memoria della tragica storia di due giovani veneziani, il cui amore contrastato dalle famiglie, finì tragicamente. Virtualmente offro una rosa rossa a tutte le donne presenti nel mio sito e non solo. Buon 25 Aprile a tutte.

25 Aprile


AVEVO DUE PAURE

Avevo due paure.
La prima era quella di uccidere
La seconda era quella di morire
Avevo diciassette anni
Poi venne la notte del silenzio
In quel buio si scambiarono le vite
Incollati alle barricate alcuni di noi morivano d’attesa
Incollati alle barricate alcuni di noi vivevano d’attesa
Poi spuntò l’alba
Ed era il 25 Aprile

Giuseppe Colzani

domenica 21 aprile 2013

Grande Nazim


Nazim Hikmet -

"Le Vostre Mani e le Loro Menzogne"

Le vostre mani austere come pietre,
meste come nenie intonate in prigione,
massicce e enormi come animali strani,
le vostre mani simili a volti crucciati di bimbi affamati.

Le vostre mani rapide e solerti come api,
pesanti come seni colmi di latte,
valorose come la natura,
le vostre mani che celano una familiare tristezza sotto la ruvida pelle.

Il mondo non si regge sulle corna dei buoi,
il mondo è retto dalle vostre mani.
O uomini, uomini miei!
Vi nutrono di menzogne,
mentre affamati
avete bisogno di pane e carne.

E senza aver neppure una volta mangiato a sazietà
ad una tavola coperta di bianca tovaglia
abbandonate questo mondo
e i suoi alberi carichi di frutta.

O uomini, uomini miei!
Soprattutto voi dell'Asia, del Medio e Prossimo Oriente,
delle isole del Pacifico e della mia terra,
che superate il settanta per cento del genere umano,
antichi e riflessivi, siete, come le vostre mani
e come le vostre mani giovani e curiosi ed entusiasti.

O uomini, uomini miei!
Voi dell' Europa, voi dell' America
siete audaci, siete vigilanti,
indulgenti siete come le vostre mani,
e come le vostre mani facili all'inganno, facili all'illusione…

O uomini, uomini miei!
Se mentiscono le antenne,
se le tipografie mentiscono,
se mentiscono le insegne sui muri e gli avvisi del giornale,
e se mentiscono sul bianco schermo le nude gambe delle danzatrici,
se mentiscono le preghiere,
se i sogni mentiscono,
se mentiscono le nenie,
se mentisce il suonatore nella taverna,
se dopo una giornata disperata mente nella notte il raggio di luna,
se mentiscono le parole,
se mentiscono i colori,
se le voci mentiscono,
se tutti coloro che sfruttano il lavoro delle vostre mani
ed ogni cosa ed ognuno mentisce,
eccetto che le vostre mani
è solo per renderle pieghevoli come argilla bagnata,
cieche come l'oscurità,
stupide come cani da pastori,
è per frenarle nella rivolta
che prende ad abbattere
il regno degli strozzini e la sua tirannia
su questo meraviglioso e fugace mondo
dove siamo per un soggiorno così breve.




Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.

Pier Paolo Pasolini-Alla mia Nazione
5

venerdì 19 aprile 2013

Ve li ricordate questi oggetti di una volta?

https://docs.google.com/file/d/1lJibugbJmlW_808XedNFFSMGC918X8caTa1RvpIuBjtsESzrcqcVC5tiJ8Rt/edit?usp=sharing

mercoledì 10 aprile 2013



"Margaret Thatcher fu il più controverso e distruttivo Primo Ministro dei tempi moderni".
"La disoccupazione di massa, la chiusura delle fabbriche, le comunità distrutte - questa è la sua eredità. Era un combattente e il suo nemico era la classe operaia britannica.
"Le sue vittorie sono state aiutate dai leader politici corrotti del partito laburista e di molti sindacati. È a causa di politiche avviate da lei che siamo in questo casino oggi.
"Altri primi ministri hanno seguito il suo percorso, in particolare Tony Blair. Lei era il suonatore di organetto, e lui era la scimmia.
"Ricordati che chiamava Mandela terrorista e ha preso il tè con il torturatore e assassino Pinochet.

Come dovremmo renderle onore? Privatizziamo il suo funerale. Mettiamolo all' asta e di accettiamo l'offerta più conveniente. E 'quello che lei avrebbe voluto. "

Ken Loach

il funerale della baronessa Thatcher, si terrà presso la Cattedrale di St Paul, dovrebbe costare fino a £ 8.000.000, il più grande funerale del suo genere dopo la morte di Sir Winston Churchill nel 1965.

domenica 7 aprile 2013

Oscar Wilde




5 Aprile 1895 - Le porte del carcere si aprono per Oscar Wilde, colpevole di dichiarata omosessualità.
Sono passati quasi 120 anni, ma la lotta per i diritti civili continua.

Mamba nero


Il Black Mamba, uno dei serpenti più velenosi del mondo. Guardate che cosa è successo...

Il video → http://goo.gl/jQk8M