Tram
Era arrivato come sempre sferragliando, grigio, anonimo;
ogni sera ci sfidavamo, lui a sfiorarmi, io a non aver paura.
Terzo posto a sinistra, lato strada, eri seduta lì come sempre, gli occhi un po’ assenti osservavi dal finestrino il mondo che ti scorreva attorno. Avrei voluto urlarti tutta la mia passione, ma finivo per guardarti in maniera anonima, poi sedevo dietro di te, il tuo profumo riempiva le mie narici, sfioravo i tuoi capelli, mi riempivo gli occhi con la tua bellezza, ti guardavo camminare sul marciapiede mentre il tram ripartiva.
ogni sera ci sfidavamo, lui a sfiorarmi, io a non aver paura.
Nessun commento:
Posta un commento