Leggetela e propagatela, questa è l'immagine che , all'estero, si fanno degli "ITALIANI", GRAZIE sig. berlusconi!!!

pubblicata da Francesco Checcus Danieletto il giorno venerdì 17 giugno 2011 alle ore 8.38
Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones


La scrittrice albanese Elvira Dones ha scritto questa lettera aperta 
      al  premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle
      "belle  ragazze albanesi". In visita a Tirana,  durante l'incontro con
      Berisha, il  premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza
      all'Albania.  Poi ha aggiunto:  "Faremo eccezioni solo per chi porta belle
      ragazze".
      Oggetto: Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones
      NATA FEMMINA 
      "Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale
      che lei  non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo
      disinvolto senso dello humor ha toccato persone a  me molto care: "le
      belle  ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali
      Berisha,  confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei
      ha  puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare
      un'eccezione. "
 Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a
      decine, di  notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da
      Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi
      delle loro  vite violate, strozzate, devastate.
      A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola:
      puttana.
      Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata
      in  Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di
      stupri  collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò
      piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della
      Liguria, e  chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le
      incisero  la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.
      Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della
      società,  non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e  nonna. Quel
      puttana  sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di  speranza e di fiducianell'uomo, 

il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto
      l'utero.
      Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il
      titolo  Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù
      svizzera:  andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo
      padre mi  aveva pregato in lacrime di indagare su di lei.  Era un padre come
      tanti  altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite,
      mutilate,  appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi.
      Era un  padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il
      padre di  Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in
      mare o  giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare,
      sogna il  miracolo.
      E' una storia lunga, Presidente.. . Ma se sapessi di poter contare
      sulla sua  attenzione, le invierei  una copia del mio libro, o le spedirei il
      documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma
      l'avviso,  signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio. In nome di
      ogni  Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe
      gliele  dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione  l'Albania s'è
      inflitta  molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo
      albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a
      spalle  dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione
      per le  umiliazioni gratuite.
      Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come
      materiale  per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.
      Questa  "battuta" mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui
      infuriano  varie polemiche , ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni
      di  uomini come Berlusconi e company, pensieri e azioni in cui il
      rispetto per  le donne é messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno
      criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo  camuffate
      sotto gesti galanti o regali costosi mi vergogno profondamente e  chiedo
      scusa anch'io a tutte le donne albanesi.
      Merid Elvira Dones
      PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione spero
      sentano  l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad altre persone. grazie
      Elvira


La presente comunicazione elettronica contiene informazioni aziendali non private. Eventuali risposte alla presente potrebbero essere conosciute, per motivi organizzativi e di sicurezza, dal personale di Poste Italiane S.p.A.




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    • Francesco Checcus Danieletto Ogni commento è superfluo, ma il sultano è contento, la sua maggioranza è solida e può continuare indisturbato a godere con le sue donne che, con i loro comportamenti, rallegrano la vita degli italiani. L'importante è che siano belle, tutto il resto non conta.
      6 minuti fa ·