domenica 30 agosto 2015

Premessa: questo NON è un post di politica.
Settimana scorsa girava tra alcuni miei amici un post in inglese con questa immagine, ma non credo abbia avuto molta visibilità, purtroppo. Voglio provare io a farvi pensare, o meglio, riflettere.
Partiamo da un presupposto. Gli esseri umani vogliono tutti più o meno le stesse cose. In ogni angolo del globo, dal più ricco americano al più povero indiano, passando da te, italiano medio, tutti vogliono sicurezza economica, un tetto, del cibo e protezione per i propri cari.
Credo di non aver mai visto una fotografia così vera ed allo stesso tempo così forte a riguardo. Un uomo, un padre che scappa dalla disperazione in Siria, stringendo sua figlia. Così vicino al paradiso europeo, ma così lontano da ciò che immaginava.
Adesso mi rivolgo a te che dici "affondiamoli tutti", ti invito ad osservare per qualche secondo questa immagine. Non è una scena violenta e non c'è del sangue. È solo un padre che stringe sua figlia. Guardala. Guarda le emozioni di questo siriano, questo "sporco immigrato" e prova a viverle per un istante.
Ora voglio che ti immagini di guardare negli occhi questo papà, mentre spingi la sua barca di nuovo a mare.
Se ora stai pensando "io lo farei, non possiamo accoglierli tutti", sappi che non sei un duro, non sei un patriota e nemmeno un vero italiano. Sei solamente un uomo di merda.
Ricordati di una cosa, tu non vali più di questo uomo, la tua misera vita vale tanto quanto la sua e come quella di tutte le altre vittime di questo schifo. Tu sei nato con il culo nel burro, loro no, lui no. E questa è solo una coincidenza, un caso, un flip a tuo favore. Loro cercano la salvezza, quella salvezza che cercheresti anche tu se fossi nella loro situazione. Ricordati di tutto questo la prossima volta che pensi "li affonderei tutti".
E sappi che se lo stai pensando anche adesso, se avessi io la possibilità di scegliere chi "affondare" o "ammazzare" tra te e qualsiasi altro rifugiato, non avrei il minimo dubbio.
Di uomini di merda l'Europa è già satura.

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