Liberiamoci della sinistra che ammira Salvini
Il leader del più vecchio partito sulla
piazza viene apprezzato come uomo forte, simbolo del nuovo e
dell'anti-casta. C'è però un lato positivo: lasciamo questa gauche a Fusaro e pensiamo a costruire un nuovo fronte democratico.
L’Italia sta diventando proprio un Paese buffo. Il politico più in
voga appartiene al partito più vecchio, con maggior uso di governo e
sottogoverno, con molti scheletri negli armadi di alcune procure della
Repubblica. Un leader che più simbolo della Casta non potrebbe essere
non avendo mai lavorato e avendo occupato, grazie alla fedeltà ai
successivi capi leghisti, posizioni di rilievo e ben pagate talvolta
senza mettere particolare zelo, vedi l’incarico di parlamentare europeo.
Era lui quello della disunità d’Italia, quello che ha preceduto i
ragazzi della Juve junior negli insulti ai napoletani e ai meridionali,
amico di quelli che col tricolore si volevano pulire il sedere, quello
che destra e sinistra sono finiti e non rompeteci le scatole con
l’antifascismo.
UNA CORTINA FUMOGENA DI AMMIRAZIONE. Oggi ci troviamo costui e il suo partito come simbolo del nuovo, come l’anticasta per eccellenza, tutori dell’unità italiana e della nostra identità, amico di Puin e nemico dell’Europa, avvolto in una cortina fumogena di ammirazione che travolge tutta la destra possibile (che in Italia è tanta roba) e molta sinistra. Quest’ultima è patetica. Ammira di Salvini il decisionismo (ma non avevate sulle palle Craxi per la stessa ragione?), la reazione bullesca nei confronti dell’Europa, lo scontro contro i francesi, il giocare alla politica come fosse una partita di poker anche quando a rischiare la vita ci sono 600 esseri umani (leggere Scanzi).
COSÌ LA SINISTRA HA CANCELLATO LA MEMORIA. Da dove nasce questo fenomeno? Nasce da un Paese che ormai è senza memoria perché gliela abbiamo tolta tutti quanti. Ha cominciato la sinistra che ha buttato a mare col comunismo (applausi) anche la tradizione del movimento operaio tutto, quando si è messa a fare la scimmia ai partiti liberisti di tutto il mondo lasciando i poveri e gli emarginati soli a fronteggiare miseria, insicurezza, interazzialità, quando ha scelto di dividersi piuttosto che unirsi e quando si è unita lo ha fatto sempre al prezzo di cancellare la memoria.
UNA CORTINA FUMOGENA DI AMMIRAZIONE. Oggi ci troviamo costui e il suo partito come simbolo del nuovo, come l’anticasta per eccellenza, tutori dell’unità italiana e della nostra identità, amico di Puin e nemico dell’Europa, avvolto in una cortina fumogena di ammirazione che travolge tutta la destra possibile (che in Italia è tanta roba) e molta sinistra. Quest’ultima è patetica. Ammira di Salvini il decisionismo (ma non avevate sulle palle Craxi per la stessa ragione?), la reazione bullesca nei confronti dell’Europa, lo scontro contro i francesi, il giocare alla politica come fosse una partita di poker anche quando a rischiare la vita ci sono 600 esseri umani (leggere Scanzi).
COSÌ LA SINISTRA HA CANCELLATO LA MEMORIA. Da dove nasce questo fenomeno? Nasce da un Paese che ormai è senza memoria perché gliela abbiamo tolta tutti quanti. Ha cominciato la sinistra che ha buttato a mare col comunismo (applausi) anche la tradizione del movimento operaio tutto, quando si è messa a fare la scimmia ai partiti liberisti di tutto il mondo lasciando i poveri e gli emarginati soli a fronteggiare miseria, insicurezza, interazzialità, quando ha scelto di dividersi piuttosto che unirsi e quando si è unita lo ha fatto sempre al prezzo di cancellare la memoria.
La sinistra cercava il Papa straniero e una parte di essa lo ha trovato nel leader più di destra che ci sia. Tutto ciò che di Minniti era scandaloso, fatto da Salvini diventa ammirevole gioco politico
Renzi ha portato tutto questo all’ennesima potenza. È un colpevole ma
ha molti progenitori. In questa sinistra alberga, come negli elettori
che hanno votato 5 stelle, una furia iconoclasta che non ha precedenti.
Mentre una parte di essa cerca un nuovo antifascismo, un’altra ammira
Salvini (il povero Di Maio non se lo fila nessuno), lo fa diventare
quell’uomo forte che l’Italia di oggi, di destra o di sinistra, cerca da
tempo. E poi volete mettere uno che se la prende con i francesi?
Diventa subito un mito italiano anche per non dimenticare la testata di
Zidane a Materazzi.
I FRUTTI DEL GIUSTIZIALISMO. La sinistra cercava il Papa straniero e una parte di essa lo ha trovato nel leader più di destra che ci sia, che la canta all’Europa, che detesta la Merkel, che sui migranti sfida Malta la prepotente. Tutto ciò che di Minniti era scandaloso, fatto da Salvini diventa ammirevole gioco politico. In fondo, pensano anche a sinistra, non possiamo raccoglierli tutti. Poi quel Gino Strada che gran rompicoglioni che è. È una sinistra, quella di cui parliamo, da tempo guidata dalla destra, cioè da quel movimento giustizialista creato da intellettuali e uomini dei media in intelligenza quotidiana con molti procuratori della Repubblica, che hanno preferito la moralità (purché non si parli degli scandali grillini) alla capacità, che avevano come simboli Rodotà e Dario Fo oggi gettati nel cestino della spazzatura.
UN PAESE DALLA FANTASIA CRUDELE. Macron viene detestato perché assomiglia a Renzi ovvero Renzi vuole assomigliare a lui, la Germania è eccessivamente maestrina. Anche se regge il maggior peso di immigrazione in Europa, ci fa troppe lezioni di buona amministrazione. Noi siamo gente di fantasia e di fantasia crudele. La sinistra di cui parliamo non sa nulla sul Risorgimento, si irritò al rito della bandiera e dell’Inno imposto da Ciampi, non ha elevato a proprio simbolo alcun mito risorgimentale. In qualche parte del Sud civetta con i neo-borbonici. Ribellisti con il culo degli altri. La sinistra può rinascere anche grazie a Salvini e a questi intellettuali e politici che dissero di destra e neo-fascista il governo Berlusconi ma sono pieni di cautele per Di Maio e Salvini. Io li detesto e se c’è un fatto positivo nella crisi che stiamo vivendo è che ricostruiremo la sinistra e una nuova alleanza democratica senza di loro. Andatevene con Diego Fusaro.
I FRUTTI DEL GIUSTIZIALISMO. La sinistra cercava il Papa straniero e una parte di essa lo ha trovato nel leader più di destra che ci sia, che la canta all’Europa, che detesta la Merkel, che sui migranti sfida Malta la prepotente. Tutto ciò che di Minniti era scandaloso, fatto da Salvini diventa ammirevole gioco politico. In fondo, pensano anche a sinistra, non possiamo raccoglierli tutti. Poi quel Gino Strada che gran rompicoglioni che è. È una sinistra, quella di cui parliamo, da tempo guidata dalla destra, cioè da quel movimento giustizialista creato da intellettuali e uomini dei media in intelligenza quotidiana con molti procuratori della Repubblica, che hanno preferito la moralità (purché non si parli degli scandali grillini) alla capacità, che avevano come simboli Rodotà e Dario Fo oggi gettati nel cestino della spazzatura.
UN PAESE DALLA FANTASIA CRUDELE. Macron viene detestato perché assomiglia a Renzi ovvero Renzi vuole assomigliare a lui, la Germania è eccessivamente maestrina. Anche se regge il maggior peso di immigrazione in Europa, ci fa troppe lezioni di buona amministrazione. Noi siamo gente di fantasia e di fantasia crudele. La sinistra di cui parliamo non sa nulla sul Risorgimento, si irritò al rito della bandiera e dell’Inno imposto da Ciampi, non ha elevato a proprio simbolo alcun mito risorgimentale. In qualche parte del Sud civetta con i neo-borbonici. Ribellisti con il culo degli altri. La sinistra può rinascere anche grazie a Salvini e a questi intellettuali e politici che dissero di destra e neo-fascista il governo Berlusconi ma sono pieni di cautele per Di Maio e Salvini. Io li detesto e se c’è un fatto positivo nella crisi che stiamo vivendo è che ricostruiremo la sinistra e una nuova alleanza democratica senza di loro. Andatevene con Diego Fusaro.
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