SI PUO’ FARE
Da
molto tempo sostengo che il PD deve sparire per potere eventualmente rinascere
dalle ceneri come l’araba fenice e questo per un motivo molto semplice, sono
anni che tanti piccoli segnali vengono sistematicamente ignorati da politici pieni
di certezze sull’egemonia della sinistra italiana ferma alla rivoluzione
d’ottobre, dello zoccolo duro o alle piacevoli mollezze della vita parlamentare
fatta di intrighi e sospetti tra due anime che fin dall’inizio si sapeva non
avrebbero mai avuto nessuna possibilità di convivenza. Ognuno viveva la sua
storia convinto di potere mettere all’angolo l’altro senza particolari problemi,
l’ideologia clericale e quella atea nascoste sotto la piastrella sperando non
facessero esplodere la fantapolitica creata ad uso e consumo di pochi politici
che si ritenevano furbi con molta confusione di tanti elettori che da entrambe
le parti votavano per senso di responsabilità. Io sono convinto che i molti
elettori di sinistra che hanno votato Lega o M5S non siano convinti della bontà
del loro programma, hanno voluto dare uno schiaffo agli ex compagni e agli ex
cattolici progressisti. “Se continuate su questa strada sarete costretti a
vendere anche la sede mobili compresi e tanti saluti”.
Purtroppo
non c’è verso, il messaggio è stato recapitato in diverse occasioni elettorali
e regolarmente disatteso con il colorito seguito di liti furibonde su chi
dovesse prendersi la responsabilità della sconfitta. Il tragico di tutto questo
processo politico è che chi ha sempre creduto fermamente in una società
pluralista, progressista con particolare riferimento ai tanti, troppi diritti
civili disattesi, ai problemi sociali irrisolti, al problema dei giovani che
cercano invano un lavoro, alla scuola o alla salute piroscafi ormai affondati
senza particolari preoccupazioni di nessuno, si ritrova con al governo un
“fascista”, perché questo è e così lo chiamo senza tema di smentita che si
trascina per mano un ragazzino pieno di boria senza arte ne parte che crede di
continuare a fare il gioco delle tre scatolette nel governo del paese. La parte
sana soffocata da un potere nato dalla disperazione di molti ma dalla furbizia
di pochi che manovrano con molta eleganza senza essere visti. Giovani che
seguono con scherno le manifestazioni antifasciste visto che nessuno ha loro
spiegato a cosa si riferiscono e cosa è stato il fascismo con le sue nefaste
conseguenze culminate con la seconda guerra mondiale. Genitori che esaltano la
violenza quando non la praticano direttamente dando segnali che ormai tutto è
possibile senza pericolo di pagarne le conseguenze. E tutto questo
nell’indifferenza totale, diventata regola, il vero elemento centrale della
politica nazionale. Non si protesta più per qualcosa di concreto, un obiettivo
che dia immediata soddisfazione alle esigenze reali, basta farlo, ragione o
torto ha poca importanza, l’analisi è un optional. Ci si commuove per il
bambino morto sulla spiaggia in balia della marea ma si grida all’immigrato che
succhia il sangue agli italiani, senza contare tutte le falsità ormai
quotidianamente ingigantite dalla rete e bevute come una bibita dissetante. E
cosa fa anzi fanno i soloni del PD? Litigano, continuano a litigare
allegramente senza paura di perdere la faccia, senza rendersi conto che quella
è ormai irrimediabilmente persa. Faccio una proposta a quei pochi volonterosi
rimasti, facciano in modo che si estinguano da soli, lasciamogli tutto,
partito, nome, sede, soldi, tutto. Facciamo una colletta e rifondiamo ex novo
un movimento sano, democratico, sociale, culturalmente aperto, libero e senza
pregiudizi, ritorniamo in mezzo alla gente come si faceva una volta quando si
sapeva ascoltare i bisogni del popolo. Ci sarà molto da lavorare ma: si può
fare.
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