lunedì 21 novembre 2016

Cavoli rifritti per Di Maio

I cavoli rifritti del giovane studente aspirante statista Di Maio
Ripetere sempre le stesse cose fa male: chi parla come un disco incantato non sa ascoltare, si specchia nelle proprie ansie e si impoverisce-
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Ho visto anche ieri sera la trasmissione Piazzapulita e mi considero davvero fortunato avendo potuto ascoltare il dotto e sempre più originale intervento del giovane Di Maio .E a parte i cavoli rifritti sul reddito di cittadinanza ,cui ci ha abituato da tempo,ha voluto ricordarci che un.voto al Si sarebbe pericoloso perché causerebbe una deriva autoritaria. Detto da lui che è uno studente esponente autorevole del.M5s mi sono sentito davvero tranquillo .Come è risaputo il Movimento 5S non ha uno statuto.
Si è dotato da poco solamente e provocatoriamente di un “non statuto”.E così nella vita del movimento non c'è traccia della democrazia . Perché con buona pace della regola romantica "dell’uno vale uno" e della consultazione permanente, la verità è che nel M5S tutto viene deciso da una sola persona che si chiama Grillo ,il quale si ispira al marchese del Grillo e in quel principio ’ riassunto nella colorita espressione : “io sò io e voi non siete un cazzo!”.
Poi .parlando del referendum ,da buon pappagallo discepolo del
tuttologo Travaglio, ha sentenziato che l'art 70 della costituzione riformata scritto in.burocratese è incomprensibile .
.Fermo restando che con molta probabilità Di Maio conosce molto poco della costituzione, la cosa non deve fare meraviglia: uno che ha avuto difficoltà a leggere e capire una e-mail e' comprensibile che abbia difficoltà a capire l'art 70, che necessariamente ha dovuto dettagliare il rapporto tra Camera e Senato,come e’ avvenuto anche in Germania con il corrispondente articolo -Chi agisce con approssimazione si abitua anche a parlare con approssimazione, e il parlare grossolano, impreciso e sciatto coinvolge in questa indeterminatezza anche il pensiero .Pavel Florenskij, Lettere, 1933/37

VINCENZO D'Agostino

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