venerdì 13 aprile 2012

Tivù, Nero Wolfe del Colosseo - CULTURA

Tivù, Nero Wolfe del Colosseo - CULTURA
Non è solo una questione di dizione, c'è tutto che non va. Ho visto le due prime puntate pieno di speranza sul fatto che venisse programmato qualcosa di finalmente diverso dalla solita monotonia RAI, ma è stata una delusione. A parte Il Nero Wolfe che salvo per i capelli, sembra più un pensionato che fa attraversare al strada ai bambini delle scuole, tutti gli altri fanno pena. Dal Maresciallo di polizia, patetico con il sigaro in bocca e la stessa storta in un impossibile ghigno da duro, all'assistente di Wolfe che sembra un ragazzino appena finita una lezione al liceo e a tutto l'impianto che manca di quella grinta e personalità che bisogna dare al personaggio principale, intorno al quale ruota tutto il racconto. Sarà anche vero che una volta visto l'originale, si è propensi a criticare facilmente gli altri scopiazzati ma c'è un limite a tutto. Le storie di Nero Wolfe, sono nate a New York, si potevano ambientare magari in una città del nord, quasi simile, ma proprio Roma, trasformando i protagonisti in "burini"...

Nessun commento:

Posta un commento