giovedì 10 gennaio 2013

Una recensione del racconto: "le ragioni della follia" fatto da una mia carissima amica



RECENSIONE
 
 
Ho letto il racconto che mi hai inviato.
Ha due caratteristiche che mi colpiscono:
 
1) Una critica ben fatta della cosidetta normalità, che porta alla necessità di discostarsene con la follia.
2) L'intreccio degli avvenimenti ben costruito come in una sceneggiatura, perchè quello che succede dalla panchina alla "stanza bianca" è scritto in modo visibile (e rappresentabile) come si trattasse di un film.
 
Gli eventi sono incalzanti, quindi veloci e non c'è il minimo spazio per lungaggini noiose. Quel moncone di braccio, particolare al quale, nella scena finale, il protagonista si aggrappa come alla follia frutto di una voglia di libertà interiore e simbolo di accusa per la tristezza di un mondo normale, è un particolare che ci sta benissimo.
Non so come sia irrorato un pezzo di cadavere e come possa stare dopo tanto tempo sotto un cuscino, senza che nessuno se ne accorga, ma è una superba chiusura della storia.
 
Il lessico mi sembra buono e non complicato, la confusione dei giorni è  una soluzione letteraria che sembra voler sconfiggere l'ossessione verso il tempo.
Il particolare amore verso la prostituta è un po' didascalico ma non dispiace, così come i discorsi delle mamme al parco su articoli di lusso, ma anche in questo caso si può insistere sul concetto, quello del punto 1).
 
Sei molto bravo, Francesco. Il racconto è validissimo e celebra il bisogno di chiudere la nostra vita all'ovvio e al "sistema", come dicevamo da ragazzi.
La reiterata scelta di dichiararsi colpevoli nonostante la possibilità di comportarsi in modo furbo, è un gioiello intellettuale.
 
Mi piace l'assetto americano del linguaggio e la bravura di non cadere nelle ripetizioni verbali, che, per chi scrive, sono una cosa che scombina tutta la frase.
 
E' un racconto "maschile", se si può dire, asciutto nello stile, cosa che personalmente mi piace molto.
 
Sei una penna felice, Francesco.
                                                        
 COMPLIMENTI
 
                                                                       Danila


Nessun commento:

Posta un commento