Ingenui i tuoi occhi,
osservi il mondo
priva di parole.
Suoni sottili escono
dal tuo corpo,
si stendono come l’edera
sui muri delle case,
popolano la solitudine che
ha occupato il tempo.
Acini d’uva,
come fili di perle
cingono il collo, la mente,
vogliono ascoltare
la tua voce,
cacciano l’angoscia
trasportata dal vento,
trasformano nere
nuvole in sogni,
riempiono d’ebbrezza
calici vuoti.
Brindi a te stessa,
alla morte,
alla resurrezione,
alla vita.
Ingenui i tuoi occhi,
osservano le stelle,
le sentono respirare.
CHECCUSWRITER
CHECCUSWRITER
Wow...c'é proprio aria di primavera in queste parole: novità, freschezza, positività....bravo Checcus!!!
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