Risalgono al 1463, le prime notizie e i primi disegni che raffigurano l’attuale territorio del Comune di Dolo. Tralasciando le varie ricerche, sulla derivazione del suo nome, resta interessante notare come, fin dalla sua nascita come insediamento rurale, sia stata data rilevante importanza alla sua posizione geografica, che si è sempre più consolidata nei secoli. Non a caso, il 10 Ottobre 1912, il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Venezia, deliberò di aprire una nuova filiale a Dolo, capoluogo Mandamentale, quale riconoscimento dell’importanza di questo paese nell’economia rivierasca. Con rammarico a 100 anni di distanza si distrugge tutto quello che si era creato nel corso dei secoli. Fa specie vedere un consiglio comunale che si ritiene attento al bene e agli interessi dei suoi cittadini, cancellare in 20 minuti , una storia così lunga e preziosa, ostinandosi ciecamente nell’errore, senza ascoltare nessuno, nemmeno i cittadini. Non voglio dare al fatto nessun colore politico, probabilmente gli enormi interessi in gioco passano ben al di sopra della volontà popolare ma a questo punto ha senso continuare a votare? Ha senso abitare in un paese destinato a diventare dormitorio? Per un commerciante, ha senso continuare a gestire un negozio di abbigliamento, un panificio, una macelleria, visto che gli interessi commerciali vanno da un’altra parte? Prendo atto che un paese, il mio paese, con quasi 600 anni di storia alle spalle, viene cancellato con un colpo di penna in nome di un discutibile progresso e della ricchezza di pochi.
Posso solo aggiungere, con ironia che:
“Le prime notizie del paese risalgono al 1463, le ultime al 20 dicembre 2011"
CHECCUSWRITER
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