sabato 30 aprile 2011

Felicità e tristezza


Felicità e tristezza

Rocce corrose dalle onde che si infrangono sulla riva di una piccola spiaggia deserta. Ricordo del tuo corpo, delle mie mani che raccolgono i tuoi seni dilatati dall’acqua di mare, le tue labbra che sfiorano le mie, il tuo riso di bambina, la curiosità, il finto stupore, le promesse e i giuramenti.
E poi quella tua strana tristezza che cresce inarrestabile come l’alta marea.
Quel tuo mal di vivere, un dolore semplice ma pieno di menzogne, i tuoi sguardi furtivi, nascosti. Il sole che tramonta sui tuoi occhi come un sogno ormai appagato e irripetibile.
Un sonno profondo che ci traghetta dalla vita alla morte, nell’oscurità della notte.




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