Pelle e ossa
Era magra! Pelle e ossa, camminava stancamente sopra l’acqua delle paludi, sfiorava l’erba, lisciava il fango. Era così che l’avevo sempre pensata, quando, una notte, diventai il suo letto, sporcò le mie lenzuola, cacciò il sonno, riaprì i miei occhi.
Se ne andò all’alba con fare furtivo, sfiorandomi la bocca con un bacio: non la rividi più.
Nessun commento:
Posta un commento