giovedì 24 febbraio 2011

Spara Daniele spara

Che tristezza sentire certe affermazioni in bocca ad un politico!
Che disgusto sentirlo trattare come criminali comuni, gente che fugge da morte e disperazione!
Lei, signor leghista, si è distinto assieme al partito che rappresenta, per la politica ad effetto, con la faccia e la coscienza tranquilla di aver assolto il suo dovere nei confronti dei suoi elettori, molti dei quali le avranno battuto le mani e la ricompenseranno alle prossime elezioni. Chissà se nell'America degli anni 20 avessero fatto la medesima cosa nei confronti dei tanti veneti fuggiti dalla miseria e dalla pellagra, quale sarebbe stata la sua reazione, ammesso che ci fosse stato un suo antenato. Vede, il lato indecoroso della sua boutade, sta nel fatto che lei non è l'uomo di strada qualunque, anche se adesso lo è diventato per davvero, ma un politico che governa e che dovrebbe farlo con saggezza e intelligenza. Quelle persone, uomini, donne, esseri umani, come li si voglia chiamare, nascono per vivere, come tutti gli altri che popolano questa terra; fatalità vuole che nel loro continente come nascono gli viene cucita addosso una bara di legno, a meno che non siano in grado
di essere sfruttati fino alla morte dai soliti civilissimi bianchi. E' umano, quindi, che fuggano da un genocidio, compiuto oltretutto da un uomo che gode di alta considerazione nella politica italiana: su tutto fa testo lo splendido baciamano, quasi papale, visto in televisione. Quando daremo dignità di vita, benessere e libertà a quella gente, stia tranquillo che non ci sarà più bisogno di respingere pericolose orde di "negri" affamati che vogliono invadere l'Italia. Staranno semplicemente a casa loro, dove hanno sempre vissuto con le loro tradizioni e i loro costumi: questo se lo ricordi bene signor leghista!

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