Oggi
continuo la pubblicazione di cartoline della tematica “Vecchi mestieri
scomparsi” e vi propongo, dell’Editore Brunner, “I bati bacalà a S.
Zanipolo” (I battitori di baccalà ai SS. Giovanni e Paolo).
La battitura del baccalà essiccato (stoccafisso, portato a Venezia nell'anno 1432 dal mercante Pietro Querini) si eseguiva in pubblico e all'aperto (oltre a SS. Giovanni e Paolo, anche al ponte delle Guglie), con un martello preferibilmente di legno (come nell'immagine), partendo dalla testa e procedendo verso la coda, poi dall'altro lato dalla coda verso la testa.
E’ una operazione faticosa della durata di circa un’ora che si esegue ancora oggi, necessaria per sfibrare il baccalà. In commercio esistono baccalà già battuti (con l’utilizzo di rulli), ma la battitura meccanica non è come quella manuale e il baccalà è più buono se preso a martellate (questo diceva la mia nonna!).
La cartolina, non viaggiata, è degli anni 1905-10
Grazie e continuate a visitare Venipedia e, anche, il Museo virtuale della Cartolina storica veneziana.
http://venipedia.it/museo-virtuale-della-cartolina-storica-…
La battitura del baccalà essiccato (stoccafisso, portato a Venezia nell'anno 1432 dal mercante Pietro Querini) si eseguiva in pubblico e all'aperto (oltre a SS. Giovanni e Paolo, anche al ponte delle Guglie), con un martello preferibilmente di legno (come nell'immagine), partendo dalla testa e procedendo verso la coda, poi dall'altro lato dalla coda verso la testa.
E’ una operazione faticosa della durata di circa un’ora che si esegue ancora oggi, necessaria per sfibrare il baccalà. In commercio esistono baccalà già battuti (con l’utilizzo di rulli), ma la battitura meccanica non è come quella manuale e il baccalà è più buono se preso a martellate (questo diceva la mia nonna!).
La cartolina, non viaggiata, è degli anni 1905-10
Grazie e continuate a visitare Venipedia e, anche, il Museo virtuale della Cartolina storica veneziana.
http://venipedia.it/museo-virtuale-della-cartolina-storica-…
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