venerdì 8 agosto 2014

Scenari impossibili o scenari reali?





Scenari impossibili o scenari reali?

Tralasciando la politica italiana che ormai sembra un pugile suonato, incapace di sentire la conta, vorrei soffermarmi invece, su quella internazionale che a mio avviso sta diventando esplosiva, Tralasciando le nostre rogne Europee, dovute più che altro a confini mai accettati, interessi economici pesanti,e perché no a regolamenti di conti tra bande che si autoproclamano Repubbliche, preferirei parlare della  precarietà e sofferenza dei popoli Africani e Medio-orientali, sulle quali si innesta in modo sempre più impressionante, la crudeltà e il fanatismo dei nuovi integralisti islamici. Qui non si ragiona più tra contrapposizioni religiose nell’elementare convivenza tra diverse ideologie o modi di vivere, per quanto pesanti e assurde possano sembrare ai nostri occhi, Burka, ordine sociale all’interno della famiglia e via dicendo. Ci troviamo addirittura ad osservare impotenti, alla distruzione di massa degli stessi componenti religiosi, con sottili distinguo che si tramutano in terrore, esecuzioni, abbattimento di emblemi culturali, ritenuti satanici o peggio ancora. Una volta si classificava il tutto con la generica e banale formula:
“Sono le solite bande che vogliono arricchirsi col petrolio o che vogliono controllare la produzione di oppio”.
Non credo che questa sia la spiegazione più convincente anzi la vedo un po’ troppo semplicistica, vista l’adesione entusiasta da parte della gente che accoglie questi “terroristi”. Terroristi che secondo me, hanno fatto un salto di qualità; da spina nel fianco nei paesi “occupati” dall’Occidente a veri attori protagonisti che mandano un chiaro segnale:
“ Quando saremo in grado di controllare e disporre delle “nostre ricchezze”, voi nemici dell’Islam dovrete confrontarvi con la nostra grande nazione religiosa.”
In pratica la riesumazione dell’antico contrasto tra cristiani e mussulmani, vecchio di qualche migliaio di anni, con i sionisti di Israele a fare da terzo incomodo. Di colpe e parecchie, l’occidente ne ha è indubbio; i capitalisti Americani assieme agli Europei con un occhio di riguardo a Inglesi e Francesi, assieme ai compagni sovietici, hanno fatto a gara per depredare quelle terre, imporre regimi fantoccio e sacrificare identità culturali e sociali al Dio denaro quando non ci si appropriava del merito di avere importato una civiltà, della quale il più delle volte ci si poteva solo vergognare. A questo punto mi sento di dire che il pericolo è sottovalutato, non tanto per la potenza o disponibilità di armi da parte di questi signori, quanto al pericolo ormai reale e vissuto di un fanatismo impossibile da controllare a qualsiasi latitudine. La mia costante e forse assurda convinzione che una guerra non va combattuta con un’altra guerra ma con il dialogo e la discussione tra persone civili, va a farsi benedire, mettendo in crisi le mie idee e le mie personali battaglie contro le armi di qualsiasi tipo esse siano. Francamente allo stato attuale se mi chiedessero cosa farei arrivati a un punto di non ritorno, sarei un pesce fuori d’acqua. Comunque ritornando all'argomento, le varianti allo stato attuale sono ben poche; Obama, cui è stato dato forse un po’ troppo frettolosamente il Nobel per la pace è appeso a una fune sul pelo dell’acqua, circondato da alligatori con le fauci aperte; è appena uscito dall’Afghanistan prima e dall’Irak poi e non può certo fare dietro front. L’Iran, unica culla dell’ortodossia maomettana dopo Komheini non ha più trovato alcun sostituto degno di questo nome. Gli sceicchi del Golfo sono troppo impegnati a spendere e spandere secondo la logica capitalistica che hanno imparato e accettato. Ora, visto che il genere umano, secondo il mio deprecabile punto di vista, non riesce a far trascorrere più di tanti anni senza far scoppiare una nuova guerra mondiale, malgrado i tanti uomini di buona volontà che fanno a gara a parlare, parlare, parlare, prepariamoci al peggio anche se l’incubazione sarà sicuramente più lunga delle altre. In fin dei conti è sempre utile ritornare nel fango (eufemismo), per poi ripartire con nuovi buoni propositi. Come avrete potuto notare, non sono una persona dotata di ottimismo e di una visione solare del mondo, se qualcuno ha delle idee o modi diversi nel vedere le cose, lo pregherei vivamente di rispondermi leggo sempre tutto: volentieri!


France checcuswriter daniel

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