Scenari impossibili o
scenari reali?
Tralasciando la politica italiana che ormai sembra
un pugile suonato, incapace di sentire la conta, vorrei soffermarmi invece, su
quella internazionale che a mio avviso sta diventando esplosiva, Tralasciando
le nostre rogne Europee, dovute più che altro a confini mai accettati,
interessi economici pesanti,e perché no a regolamenti di conti tra bande che si
autoproclamano Repubbliche, preferirei parlare della precarietà e sofferenza dei popoli Africani e
Medio-orientali, sulle quali si innesta in modo sempre più impressionante, la
crudeltà e il fanatismo dei nuovi integralisti islamici. Qui non si ragiona più
tra contrapposizioni religiose nell’elementare convivenza tra diverse ideologie o
modi di vivere, per quanto pesanti e assurde possano sembrare ai nostri occhi,
Burka, ordine sociale all’interno della famiglia e via dicendo. Ci troviamo
addirittura ad osservare impotenti, alla distruzione di massa degli stessi
componenti religiosi, con sottili distinguo che si tramutano in terrore,
esecuzioni, abbattimento di emblemi culturali, ritenuti satanici o peggio
ancora. Una volta si classificava il tutto con la generica e banale formula:
“Sono le solite bande che vogliono arricchirsi col
petrolio o che vogliono controllare la produzione di oppio”.
Non credo che questa sia la spiegazione più
convincente anzi la vedo un po’ troppo semplicistica, vista l’adesione
entusiasta da parte della gente che accoglie questi “terroristi”. Terroristi
che secondo me, hanno fatto un salto di qualità; da spina nel fianco nei paesi
“occupati” dall’Occidente a veri attori protagonisti che mandano un chiaro
segnale:
“ Quando saremo in grado di controllare e disporre
delle “nostre ricchezze”, voi nemici dell’Islam dovrete confrontarvi con la
nostra grande nazione religiosa.”
In pratica la riesumazione dell’antico contrasto tra
cristiani e mussulmani, vecchio di qualche migliaio di anni, con i sionisti di
Israele a fare da terzo incomodo. Di colpe e parecchie, l’occidente ne ha è indubbio;
i capitalisti Americani assieme agli Europei con un occhio di riguardo a
Inglesi e Francesi, assieme ai compagni sovietici, hanno fatto a gara per
depredare quelle terre, imporre regimi fantoccio e sacrificare identità
culturali e sociali al Dio denaro quando non ci si appropriava del merito di
avere importato una civiltà, della quale il più delle volte ci si poteva solo
vergognare. A questo punto mi sento di dire che il pericolo è sottovalutato,
non tanto per la potenza o disponibilità di armi da parte di questi signori,
quanto al pericolo ormai reale e vissuto di un fanatismo impossibile da
controllare a qualsiasi latitudine. La mia costante e forse assurda convinzione
che una guerra non va combattuta con un’altra guerra ma con il dialogo e la discussione
tra persone civili, va a farsi benedire, mettendo in crisi le mie idee e le mie
personali battaglie contro le armi di qualsiasi tipo esse siano. Francamente
allo stato attuale se mi chiedessero cosa farei arrivati a un punto di non
ritorno, sarei un pesce fuori d’acqua. Comunque ritornando all'argomento,
le varianti allo stato attuale sono ben poche; Obama, cui è stato dato forse un
po’ troppo frettolosamente il Nobel per la pace è appeso a una fune sul pelo
dell’acqua, circondato da alligatori con le fauci aperte; è appena uscito
dall’Afghanistan prima e dall’Irak poi e non può certo fare dietro front. L’Iran, unica culla dell’ortodossia maomettana
dopo Komheini non ha più trovato alcun sostituto degno di questo nome. Gli
sceicchi del Golfo sono troppo impegnati a spendere e spandere secondo la
logica capitalistica che hanno imparato e accettato. Ora, visto che il genere
umano, secondo il mio deprecabile punto di vista, non riesce a far trascorrere
più di tanti anni senza far scoppiare una nuova guerra mondiale, malgrado i
tanti uomini di buona volontà che fanno a gara a parlare, parlare, parlare,
prepariamoci al peggio anche se l’incubazione sarà sicuramente più lunga delle
altre. In fin dei conti è sempre utile ritornare nel fango (eufemismo), per poi
ripartire con nuovi buoni propositi. Come avrete potuto notare, non sono una
persona dotata di ottimismo e di una visione solare del mondo, se qualcuno ha
delle idee o modi diversi nel vedere le cose, lo pregherei vivamente di
rispondermi leggo sempre tutto: volentieri!
France checcuswriter daniel
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