Si sa che l'occasione fa l'uomo ladro; in ogni stagione politica c'è sempre stato chi ha approfittato della sua carica per farsi il secondo se non il terzo stipendio. Ma erano quasi sempre casi abbastanza isolati,tranne che per la fine dell prima repubblica con le note vicende ormai appartenenti alla storia. Da vent'anni a questa parte chi ci ha governato, ha chiuso tutti gli occhi, in nome di un laisser-faire che garantiva i suoi interessi personali economici e no. Adesso in questi ultimi giorni, assistiamo alla legalizzazione del furto. In due anni si sono mangiati 30 milioni di euro, divisi in mille rivoli, con il tesoriere che accontentando tutti, accontentava prima di tutto se stesso. Bastava andare da lui e si scriveva su un pezzetto di carta, ricevo la somma tot per i più svariati e imbecilli motivi. Come quando il pizzicagnolo ti faceva il conto sulla carta per gli alimenti che usava in negozio. Trenta milioni di euro, sono una finanziaria!!! In due anni, e adesso nessuno sa niente; il tesoriere si dice pronto a restituire 400.000,00 euro solo se verranno accertate le sue responsabilità, fa l'elemosina allo stato. Il governatore del Lazio per una settimana ha detto: "Mi dimetto, oggi, no domani, forse ieri, chissà!" Tre riunioni a casa del nano per decidere cosa fare; una sessione straordinaria del consiglio regionale, in cui tutti hanno solennemente giurato che d'ora in avanti le cose sarebbero cambiate e che, di conseguenza la Governatrice poteva rimanere al suo posto. La Corte dei Conti organo predisposto al controllo della spesa pubblica, che si accorge solo adesso di quanto è successo e minaccia tuoni e fulmini e, per concludere, chi si è riempito le tasche se la ride tranquillamente: sa benissimo che al massimo prenderà qualche mese con la condizionale. Nel frattempo chi non ha più niente per riuscire a vivere, medita se vale la pena rubare un pezzo di formaggio al supermercato e finire dritto in galera.
Checcuswriter
22 Settembre 2012
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