Ormai continuare a parlare di questo Governo, delle sue scelte e dei suoi comportamenti, specialmente quelli del premier, sembra diventato un puro esercizio mentale, buono solo a dare o ridare fiato ai professionisti della politica, nessuno escluso. Quello che lascia esterrefatti, è la faccia di legno di questi “signori”. Di quello che dicono gli italiani, delle sberle che hanno preso nelle due tornate elettorali appena concluse, non gli importa nulla: “Va tutto bene, è tutto sotto controllo, quello che abbiamo detto ieri, non è più valido oggi e quello che diremo domani è tutta un'altra cosa.” Sembrano viaggiare su una carrozza senza freni; che siano alla guida di Regioni, Province, Comuni, la parola d’ordine è : “Avanti a tutti i costi, non bisogna guardare in faccia nessuno.” Quindi, devastazioni ambientali, nucleare, che sicuramente rientrerà dalla finestra, tagli al sociale destinati a mettere in ginocchio migliaia di famiglie, una scuola pubblica ormai priva di mezzi, a scapito della privata diventata privilegio di pochi, la santa inquisizione contro gli invalidi, dove i veri bisognosi, pagano lo scotto di quelli falsi, l’economia allo sfascio, con il denaro diventato, ormai, carta straccia; tutto questo con l’accattivante sorriso a 36 denti che appare regolarmente negli schermi televisivi. Non mi va di dire che gli italiani sono rassegnati; allibiti di fronte all’arroganza, quello sì; impotenti nel vedere l’assurdo diventato regola, compresi i seguaci della prima ora che cominciano ad avere parecchi dubbi, anche se è difficile, per loro, spiegare. Ci mancava la faccia da luna piena di quel ministro, che ha avuto modo di spargere lacrime in pubblico, per il residuo stipendio che gli resta, dopo aver pagato le bollette: 4000,00, dicasi quattromila euro al mese, poveretto. Ma, nonostante tutto, voglio essere ottimista, confido nella saggezza di una persona, purtroppo vecchia di età, ma non di cervello. Ha 86 anni appena compiuti, è un ex comunista (fossero tutti come lui), ha saputo difendere la serietà delle istituzioni, tenere unita questa nazione, malgrado tutti gli sforzi fatti per portarla allo sfascio, è sicuramente il politico più amato dagli italiani: caro Giorgio, pensaci tu!
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