Quadri parigini o quadri milanesi! Come sei sempre attuale caro vecchio Charles
IL GIOCO
In poltrone stinte, vecchie cortigiane, pallide, con le sopracciglia dipinte e leziosi occhi fatali, che vezzose fanno cadere dalle magre orecchie un tintinnio di metallo e pietra;
intorno a verdi tappeti, volti senza labbra, senza colore, mascelle senza denti e dita agitate da febbre infernale che frugano la tasca vuota o il seno palpitante;
sotto sporchi soffitti, una fila di fiochi lampadari e lucerne enormi che proiettano bagliori su fronti tenebrose di poeti illustri che vengono a sprecare sudori sanguinanti;
ecco la nera scena che vidi svolgersi in un sogno notturno sotto il mio sguardo perspicace.
Anch’io, in un angolo dell’antro taciturno, mi vidi coi gomiti sul tavolo, freddo, muto, invidioso:
invidiavo la passione tenace di quella gente, la funebre gaiezza di quelle vecchie troie, mentre tutti allegramente trafficavano davanti a me la loro bellezza o il vecchio onore!
Povera gente! Cuore mio, che vuoi invidiare?
Gente in fervida corsa verso l’abisso spalancato che, ebbra com’è del proprio sangue, preferirebbe alla morte il dolore e al nulla l’inferno!
C. Baudelaire da "I fiori del male"
grande attualità od eternità della poesia?
RispondiEliminaIo propendo per la seconda ipotesi.
Stefano