lunedì 29 febbraio 2016

Caso Vendola

Caso Vendola: per la Bibbia il vero sodomita è Salvini

Salvini accusa Vendola sulla maternità surrogata: «È di un egoismo spaventoso». Ma è lui, con i migranti, a incarnare la mancanza d'altruismo punita da Jahvè.

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29 Febbraio 2016
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Nichi Vendola con il compagno Ed.
(© Ansa) Nichi Vendola con il compagno Ed.
Pangea Onlus. Aidos. Fondazione Un raggio di luce.
Sono solo tre delle tante organizzazioni che si occupano di promozione morale e materiale delle donne nei Paesi sottosviluppati: se chi dal 28 febbraio accusa sui social il neo-papà Nichi Vendola di aver sfruttato una donna povera con la maternità surrogata non sostiene di già queste associazioni, non è di certo perché l'argomento donne sfruttate torna utile solo quando si tratta di infamare una coppia gay per di più molto di sinistra, ma solo per mancanza di informazione.
UNA PRATICA LEGALE E CONTROLLATA. Grazie alla Rete, con lo stesso dito con cui si inviano tweet offensivi a Vendola e al suo compagno per essere ricorsi a una pratica che negli Usa è legale da 30 anni (e con contratti chiari e precisi), si possono aiutare concretamente le donne del Sud del mondo a non rendersi disponibili ad affittare il proprio grembo in cambio di denaro.
Ma per quanto strano possa sembrare ai nemici della maternità surrogata, non bisogna per forza essere delle morte di fame per decidere di affittare il proprio utero o di vendere un ovulo: se la pratica è legale e controllata, come appunto in America, la maternità surrogata può coinvolgere anche una piccola imprenditrice wasp come Tara Bartholomew e un'attrice come Jamie Kramer, le madri surrogate (una ha fornito l'utero, l'altra gli ovuli) dei tre figli di Claudio Rossi Marcelli, collaboratore di Internazionale.
ENTUSIASMO CHE MANCA A TANTE FAMIGLIE «NATURALI». Con il compenso guadagnato per la prima gravidanza conto terzi, 20 mila dollari, Tara ha messo al sicuro l'università dei propri figli. Care scrittrici in età fertile, confrontate quel che guadagnate per scrivere un libro in nove mesi, tra fatiche e veglie notturne, e probabilmente vi farete la stessa domanda che mi sto facendo io (per inciso, nulla ci impedirebbe di scrivere un libro durante una gestazione surrogata: gli spiccioli fanno sempre comodo).
Tanto per smentire ancora una volta i teorici della madre-forno, Claudio e il suo compagno, le due madri surrogate e tutti i figli di tutti e quattro sono rimasti in contatto e si incontrano regolarmente, con molto più entusiasmo dei membri di tante famiglie «naturali».

Le prime testimonianze di maternità surrogata sono nella Bibbia

Il leader della Lega Nord Matteo Salvini.
(© Imagoeconomica) Il leader della Lega Nord Matteo Salvini.
Alcuni dei twitteri che domenica sputavano sulla famiglia «innaturale» di Vendola sono gli stessi che durante il resto dell'anno sbuffano contro i pranzi domenicali con i (loro) parenti, contro i bambini che dànno fastidio in treno o al ristorante, contro Natale, contro le coppie che vanno all'Ikea, contro San Valentino e tutte le occasioni in cui si celebrano i legami cosiddetti «come Dio comanda».
Fra i quali, se proprio siamo legati alle nostre radici giudaico-cristiane, dovremmo mettere anche la maternità surrogata, le cui prime testimonianze sono nella Bibbia, come è stato autorevolmente osservato.
Contro le matriarche veterotestamentarie che non si rassegnavano alla sterilità e offrivano ai mariti le loro schiave Jahvè non alza un dito. E nemmeno contro le ragazze che, in mancanza di altri uomini, si facevano inseminare dal loro padre, vedi le figlie di Lot.
UN CASO ECCELLENTE DI «ULTRAPROSTITUZIONE». Del resto stiamo parlando di un single che quando decide di diventare Padre manda un suo agente a ingaggiare una minorenne in Galilea, non esattamente un posto popolato da miliardari: un caso eccellente di «ultraprostituzione», come direbbe il ministro Lorenzin?
Veramente bizzarro: ci dichiariamo seguaci di una religione fondata da un figlio surrogato che da ha sempre portato sottana e capelli lunghi, conviveva con dodici uomini e frequentava amichevolmente prostitute da cui si faceva massaggiare e profumare, e continuiamo a rompere i coglioni a chi fa anche solo una di queste cose.
I VERI SODOMITI SONO SALVINI E TRUMP. Ah già, ma Jahvè con i sodomiti come Vendola ce l'aveva, li ha sterminati con una pioggia di fuoco. Eccome. Ma non perché condividevano l'orientamento sessuale di Nichi. Il peccato di Sodoma e Gomorra, secondo i più seri studi biblici, consisteva nel respingere e maltrattare gli stranieri bisognosi, malgrado si trattasse di città ricche e prospere, e la violazione dell'ospitalità, nel mondo antico, era molto più grave di qualunque trasgressione sessuale.
«Questa fu l'iniquità di Sodoma: viveva nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane e in una grande indolenza, ma non sosteneva la mano dell'afflitto e del povero» (Ezech., 16, 49).
Quindi oggi le vere Sodoma sono i Paesi occidentali che non aiutano i migranti e i veri sodomiti sono Daniela Santanché, Donald Trump e, ovviamente, Matteo Salvini, sì, quello che su Twitter accusava Vendola di «spaventoso egoismo». Sarà il caso che si procuri una felpa ignifuga, in caso di piogge di fuoco.
 

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