La
piazza che si dice piena di amore in realtà si mostra soprattutto
arrogante. Vuole decidere lei chi amare e come farlo, ma soprattutto chi
può farlo. Chi ha il diritto di dirsi
famiglia, marchio doc che rivendica solo per se stessa: uomo-donna si;
uomo-uomo, donna.-donna, no. Chi ha il diritto ad avere figli e chi no,
ma vuole dire la sua anche sulla sessualità: è giusta quella finalizzata
alla procreazione, sbagliata quella che è solo ricerca del piacere.
«Non facciamo la guerra a nessuno», assicura dal palco Massimo
Gandolfini, neurochirurgo e macchina del Family Day di ieri al Circo
Massimo di Roma. Non è vero: questa piazza, ma soprattutto chi si
alterna sul palco, usa toni gentili, è abile nello scegliere gli oratori
e pacata nei modi, ma i messaggi che invia hanno il sapore di una
guerra verbale già dichiarata: guerra a qualsiasi forma di famiglia che
non sia quella tradizionale, alle persone omosessuali verso le quali
«per carità, nessuna discriminazione, ma non pretendano di essere
equiparati alla famiglia e stiano lontani dai bambini».
La
piazza che si dice piena di amore in realtà si mostra soprattutto
arrogante. Vuole decidere lei chi amare e come farlo, ma soprattutto chi
può farlo. Chi ha il diritto…
ilmanifesto.info
Nessun commento:
Posta un commento