domenica 31 gennaio 2016

family day

Luca De Marco
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Ho ascoltato senza pregiudizi tutti gli interventi del Family Day, perché un po' di verità di solito si trova da tutte le parti, e al di là dei numeri gonfiatissimi, lì c'era una parte della società italiana. Ma purtroppo lì c'era solo menzogna, propaganda elettorale e raccolta fondi, fanatismo e oscurantismo, integralismo pseudo cattolico, la zavorra civile del nostro paese. Tra il popolo accorso a Roma probabilmente anche molte persone convinte in buona fede di fare la cosa giusta e santificata da Dio, o meglio dai suoi sedicenti interpreti, ma tra il comitato organizzatore solo fondamentalisti dalla forma mentis assimilabile ai fondamentalisti islamici, vogliosi di shaaria in salsa cattolica, nemici del rinnovamento portato da Bergoglio. Il papa più citato, non a caso, è stato Wojtila. Antonio Socci accusa Bergoglio per non aver mandato neanche un biglietto di saluto, e aver annullato le messe del mattino alle 7 per non aver a che fare con i fanatici del Family Day. Poco a che vedere con il 2007, qua siamo di fronte ad un coacervo pericoloso di integralisti, che fanno esplicitamente riferimento politicamente alla destra, da quella estrema di Forza Nuova, Casa Pound, Destra Nazionale a quella falsamente moderata di Alfano e Formigoni. Il cumulo di sciocchezze pronunciate dal palco è impressionante. Secondo costoro, il fatto che l’Italia sia praticamente l’unico paese occidentale a non riconoscere le coppie di fatto è un motivo di vanto, l’Italia sarebbe “il faro che sta indicando la strada all’Europa”. “Vinceremo e la civiltà ritornerà a risplendere in Italia, e dall’Italia in tutta l’Europa”, questo il proposito dei poveretti. Questa volta Renzi si merita un incoraggiamento, "asfaltiamoli" tutti e approviamo così com’è la legge Cirinnà.

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