Lunedì
22 e giovedì 25 di questo strano mese di giugno, ho avuto il piacere di
partecipare alla festa di fine anno scolastico fatta rispettivamente
dalle due sezioni giudiziario e penale del carcere di S. Bona di
Treviso. Vi ero già stato in Aprile come ho avuto modo di scrivere, per
parlare nelle classi della poesia e delle emozioni in genere che essa
può suscitare. Ho riscontrato un grande interesse per la stessa e un
fiorire di poeti forse in erba ma sicuramente desiderosi di esprimersi e trasmettere sensazioni, emozioni, sentimenti.
Vedremo se riuscirò assieme all’amica Sabrina a concretizzare il tutto magari in un piccolo volumetto da stampare per la soddisfazione di chi si è improvvisato poeta dietro le sbarre. Pur con la notevole differenza esistente tra le due sezioni, il giudiziario ovviamente è composto da gente in attesa di giudizio, quindi la speranza di uscire molto prima è concreta. Mentre nel penale si sono ormai adattati e abituati a quel regime di vita e c’è una rassegnazione che lascia intravedere anche una logica organizzativa di una vita che per lungo tempo sarà scandita dai ritmi e dalle ore interminabili dietro le sbarre. Tra un pasticcino e un bicchiere di aranciata tutti hanno voluto dire qualche parola; cito il piccolo discorso fatto da Silvio nome inventato, visto che il suo è impronunciabile, per rappresentare anche tutti gli altri che hanno preso la parola:
Vedremo se riuscirò assieme all’amica Sabrina a concretizzare il tutto magari in un piccolo volumetto da stampare per la soddisfazione di chi si è improvvisato poeta dietro le sbarre. Pur con la notevole differenza esistente tra le due sezioni, il giudiziario ovviamente è composto da gente in attesa di giudizio, quindi la speranza di uscire molto prima è concreta. Mentre nel penale si sono ormai adattati e abituati a quel regime di vita e c’è una rassegnazione che lascia intravedere anche una logica organizzativa di una vita che per lungo tempo sarà scandita dai ritmi e dalle ore interminabili dietro le sbarre. Tra un pasticcino e un bicchiere di aranciata tutti hanno voluto dire qualche parola; cito il piccolo discorso fatto da Silvio nome inventato, visto che il suo è impronunciabile, per rappresentare anche tutti gli altri che hanno preso la parola:
“Voglio
ringraziare le insegnanti e le persone che le hanno aiutate nel loro
compito non facile; voglio ringraziare tutti per averci reso possibile
una piccola comunicazione con il mondo esterno anche se per poco tempo e
soprattutto voglio ringraziarvi per averci regalato un sorriso.”
Grazie a te Silvio e a tutti quelli che ho avuto modo di conoscere in questa mia splendida esperienza.
checcuswriter
Grazie a te Silvio e a tutti quelli che ho avuto modo di conoscere in questa mia splendida esperienza.
checcuswriter
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