venerdì 13 gennaio 2012

Lupo, simbolo di libertà


Grazie è la mia bibbia.
La mia nozione dell’essere ribelle e della ribellione è molto semplice:
Ribelle è colui che non vive come un robot condizionato dal passato.
Religione, società, cultura.. tutto ciò che appartiene al passato non interferisce in alcun modo con la sua maniera di vivere, col suo stile di vita.
Vive come individuo, non come la rotella di un ingranaggio, bensì come un’unità organica. La sua vita non viene decisa da nient’altro se non dalla sua intelligenza. L’intrinseca fragranza della sua vita è quella della libertà e non solo vive in libertà, ma lascia che ciascuno viva in libertà.
Non permette a nessuno di interferire nella sua vita, né interferisce nella vita di alcuno. Per lui la vita è così sacra, la libertà è il suo supremo valore che può sacrificarle qualunque cosa: rispettabilità, stato sociale, e persino la vita stessa.
La libertà è per lui ciò che dio era in passato per i cosiddetti religiosi.
La libertà è il suo dio.
Gli uomini hanno vissuto per secoli come pecore, elementi di una massa, seguendone le tradizioni, le convenzioni seguendo vecchie scritture e vecchie discipline. Ma quel modo di vivere era contro l’individualità: se sei un cristiano non puoi essere un individuo; se sei un hindu non puoi essere un individuo.
Il ribelle è uno che vive in totale armonia con la sua luce, ed è disposto a rischiare tutto a favore del supremo valore della libertà.
(Osho)

Nessun commento:

Posta un commento