giovedì 15 ottobre 2015

Cari studenti...


Cari studenti delle superiori del ventunesimo secolo,Mi dispiace che dobbiate chiedermi il permesso di uscire dalla classe per andare a fare pipì anche se avete già la patente Mi dispiace che ogni giorno siate costretti a stare seduti per sei ore anche se molti studi hanno dimostrato che stare seduti troppo a lungo danneggia sia le capacità cognitive sia la salute.Mi dispiace che siate divisi per età la somma totale delle conoscenze umane raddoppia ogni dodici mesi.
Mi dispiace che vi facciano credere che per ottenere il massimo dei voti dovete competere tra voi, Mi dispiace che siate costretti a usare dei libri di testo che contengono informazioni superate.
Vorrei che la vostra curiosità non fosse soffocata dal conformismo scolastico.Vorrei avere il potere di riaccendere la passione.
Vorrei potervi aiutare a ricordare che prima di essere studenti eravate scienziati che sperimentavano, scoprivano, si ponevano domande e facevano collegamenti.
Eravate anche poeti… vi ricordate quanto divertiva e sorprendeva gli adulti intorno a voi il modo in cui descrivevate le cose?
Siete nati per imparare. Non potete non imparare.
Mi dispiace che vi facciano credere che l’unico apprendimento che conta sia quello che avviene a scuola. L’adolescenza è il periodo in cui gli esseri umani raggiungono il culmine del loro sviluppo cognitivo. Le prove della vostra capacità di pensare “fuori degli schemi” e di trovare soluzioni creative sono ovunque intorno a noi.
Lizanne Foster, insegnante

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