domenica 25 gennaio 2015

guido rossa


Il 24 gennaio del 1979 a Genova le Brigate Rosse uccisero Guido Rossa. Operaio con la passione per l'alpinismo, aveva iniziato a lavorare da bambino, aveva studiato durante il lavoro ed era entrato nel sindacato.
Aveva capito che per combattere il terrorismo rosso bisognava prendere una posizione chiara, pretendere legalità e non essere solo ideologicamente critici verso i compagni che sbagliavano. I brigatisti erano assassini e come tali bisognava trattarli. Rossa li denunciò al processo, non si lasciò intimidire. Ma fu lasciato solo. In molti lo diffamarono, istituzioni, fabbrica e compagni. Rossa fu ucciso molto prima che il commando di Dura, Guagliardo e Carpi lo colpisse.
Voglio ricordare Guido Rossa, un operaio che smantellò con il suo coraggio le mediocrità ideologiche che facevano tifare una parte degli italiani per i terroristi. Smontò gli slogan che circolavano, che vedevano i militanti delle BR descritti come combattenti senza altro profitto se non la rivoluzione, smontò il loro ruolo di punitori, ne mostrò il volto criminale, furbo. Non indietreggiò nel riconoscere che le BR erano nate nel cuore della sinistra e nella sinistra dovevano essere sconfitte e combattute.

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