sabato 3 agosto 2013

Amore e follia

Marilyn



Venerdì 2 Agosto 2013 nel Parco di Villa Concina; con Annalisa, 

Francesco, Elvira, Vanessa, Laura.



  • Creare un evento come quello che si è svolto ieri sera nel parco di Villa Concina a Dolo, non è certo una cosa semplice per dei "non professionisti", come noi siamo. Tuttavia quello che ci spinge e penso di parlare anche a nome dell'amica e collega Annalisa, è la voglia di far capire che c'è anche spazio per la cultura in questo nostro paese. Magari non legata a grandi eventi, dove il più delle volte la cultura e il denaro vanno a braccetto ma fatta con molta umiltà e consapevolezza anche dei propri limiti. L'avere associato, riuscendovi, la poesia che è uno stato d'animo intimo della lettura, con la musica e il ballo che invece sono strettamente emozionali, ha avuto un grande riscontro da parte del pubblico presente, pubblico accorso in misura di molto superiore alle nostre aspettative. Che dire, la soddisfazione è stata grande, come è giusto che sia. Quindi un grazie a chi ha partecipato, non solo per la presenza ma per l'attenta partecipazione allo spettacolo e a quanto esso ha voluto esprimere.
    checcuswriter
    Le sei poesie di Francesco lette quella sera per la "follia"




    Banchetto

    Il vento se n’è
    andato silenzioso,
    non agita più le
    imposte della tua camera,
    si è mosso una sola volta,
    lo sai bene;
    i pettirossi tornano a
    cantare sull’albero ma
    non vogliono volare,
    lasciano a me l’ingrato compito.
    Ho bisogno di spiarti,
    di aprire quella porta chiusa,
    di cantare la tua bellezza,
    so che nulla è impossibile;
    ho avanzato del cibo,
    ti aspetto in silenzio,
    il banchetto non può finire adesso.













    Sentiero

    se è vero che
    l’hai amata segui
    quel sentiero,
    dovrai strappare rovi,
    sopportare mani
    insanguinate.
    se è vero che
    l’hai amata
    dovrai fare a pezzi
    il tuo cuore,
    ricostruirlo per
    offrirglielo in regalo.
    se è vero che l’hai amata
    non voltarti più indietro
    il tempo è passato,
    cerca nuova felicità,
    cammina adagio,
    il sentiero è lungo:
    finalmente lei capirà.



          





    Se…..

    Sei arrivata in silenzio
    che era già notte,
    la luna si riflette
    nei tuoi occhi,
    strani disegni,
    geometrie perfette;
    evocano ricordi passati,
    suoni immaginari
    nascosti nel tempo.
    Osservo le stelle
    diventare collane di perle,
    brillare di luce propria;
    il tuo corpo vola nell’aria
    tra ali di rondini.
    Le mie dita ti accarezzano,
    vogliono assaporare
    quello che abbiamo cercato
    nelle notti di nebbia,
    immersi nella nostra follia;
    i nostri baci, la felicità,
    l’illusione di aver fermato
    il tempo.
    Se… tutto questo sogno
    è amore,
    allora io ti amo:
    come  amo
    il profumo della tua pelle,
    il colore dei tuoi occhi,
    il rosso delle tue labbra,
    un fiore al mattino,
    bagnato di rugiada.



    Il 
    colore dei tuoi occhi 

    Cammini solitaria
    nella notte,
    cerchi  mondi nascosti;
    imprigioni l’aria,
    eviti il respiro,
    ti aggrappi all’autunno
    come l’edera alle case.
    Colori violenti passano
    nella tua mente,
    cancellano il grigio
    dei giorni passati.
    Raccogli castagne
    fumanti di brace,
    le regali a chi ti ha tradito.
    Ti immagini una vita
    che cammina a ritroso,
    le radici degli alberi
    affondare nel cielo.
    A lungo andare
    I tuoi occhi si spengono,
    cala un velo su tutto
    ciò che è morto,
    passeggi tra le nuvole
    in cerca di
    nuove emozioni.

               






    FOLLIA

    Il tuo profumo
    corre tra le nuvole,
    la tua bocca accompagna
    una dolce morte,
    chiudo il mio corpo
    in un anfora preziosa,
    ascolto le tue
    parole di pazzia.
    Vorrei vederti umiliata
    nella notte,
    tremante nella
    brina del mattino
    ma so che all’apparire
    della prima stella
    le mie labbra si
    poseranno sulle tue,
    le mie mani seppelliranno
    di rose il tuo ventre.
    Il vento di morte farà
    a pezzi un anfora preziosa
    pronta a divorare la tua follia
    mentre dolci melodie
    trasformeranno in armonia
    il tuo corpo appassito.


















    Guardaroba

    Sognandoti sempre,
    una notte,
    dopo essermi spogliato,
    ho aperto  il tuo guardaroba,
    vestito i tuoi abiti;
    lo specchio rifletteva
    la tua immagine,
    il tuo seno florido,
    il ventre piatto.
    Avevo cancellato
    i lineamenti del tuo viso,
    vedevo la tua maschera,
    rivedevo me stesso:
    le ansie, la paura di perderti,
    il terrore della solitudine.
    Ora sono appeso nel vuoto,
    sordo ai rumori del mondo,
    cieco alla luce del sole,
    muto alle domande
    che mi faccio.
    M’incammino verso
    la tua ombra,
    so che la notte
    sarà lunga e buia.






    Le sei poesie di Annalisa lette quella sera per l'Amore


    Vorrei

    Vorrei poter sempre avere sul mio viso
    la luce dorata d'un tardo pomeriggio d'estate
    vorrei poterti sorridere
    senza fretta
    né rimpianti, né paure
    vorrei farti ricordare anche nel più cupo inverno
    il calore del sole che cerchi
    vorrei guarirti dai mali
    del corpo
    e della mente
    vorrei ...vorrei..davvero vorrei
    perché
    tu
    mi hai chiamata 'amore'



    AMBRA CHIARISSIMA

    Ambra chiarissima nei tuoi occhi vivaci
    Resina antica, testimone di momenti fugaci
    Finestra di un’anima tante volte lontana
    Di cui mai conoscerò fino in fondo la trama
    Il grano silenzioso scrutava  le tue dita leggere
    Che si posavano sulle righe di un libro
    Mentre leggevi e volevi farmi capire
    Quello che tu solo eri riuscito a sentire
    Di quelle parole nulla ricordo
    Avrei solo voluto fare una foto
    fissare il tempo, e trattenerne i contorni
    rinchiuderlo nella mente
    Per allontanare il grigio di ogni insensato presente
    Quando un desiderio diventa realtà
    Speri solo che duri oltre la sua fragile immensità
    Ambra dolcissima d' uno sguardo distante
    Perso nei meandri d' un tempo ormai stranito e cangiante
    Dove anche il grano che danzava muto e lento
    E' ormai solo l’ esausto frammento
    D’ un pomeriggio d’estate… lontano e senza vento



    IL TEMPO CHE NON C’ERO

    Dov’eri il tempo che non c’ero?
    Quali i pensieri che entravano
    e uscivano
    dalla tua mente,
    Quanti
    I sogni che inseguivi
    Il tempo che non c’ero?
    Cosa vedevano i tuoi occhi?
    Paesaggi che io non ho mai conosciuto
    Volti che io non ho mai incontrato
    Aria che non mi ha mai sfiorato
    Il tempo che non c’ero
    Eppure eri già tu
    E io ti avrei già amato
    E così so che sarebbe stato per te
    Avrei voluto essere
    Il vento che ti accarezzava
    mentre la tua vita
    vuota di me
    ovunque andava
    Felice di sapere
    che ogni passo
    ti avrebbe portato
    verso me …Il tempo che non c’ero



    Dormire, forse sognare

    Non dimenticare
    il mio amore
    Ho speso troppo di me
    Perché nulla rimanga
    Non m’importa se il tempo mi travolgerà
    Anche io, come tutti,
    Sono una fragile esile forma
    Impastata di  anima e sangue
    Con un numero
    Limitato
    di giorni da respirare
    e di parole da narrare

    .
    Ma il mio amore no,
    voglio che rimanga dentro di te
    almeno
    finché anche tu sarai qui
    a condividere una sorte che non sempre si comprende
    fosse anche solo perché
    quello che si da’ non sempre indietro si riprende

    Non lo senti, il mio amore?
    Prova ad ascoltarlo …
    E’ sempre lì, vicino a te
    così cocciuto da diventare quasi arrogante
    Eppur sempre così vero e intenso
    Per quanto tu talvolta possa pensare sia distante

    Non ti può abbandonare
    …è inutile, non glielo chiedere,
    è cosa, questa, che non sa fare…
    Ti prego di lasciarlo  solo addormentare
    sulle tue ginocchia
    come fosse un gattino spaventato
    che da te si è rifugiato
    stanco di freddo e temporali
    di una casa vuota e abbandonata
    e  della sconosciuta polvere della strada.
    Ti prego, non lasciarlo allontanare,
    e non spaventarlo
    perché è lì, proprio con Te, che vuole restare



    SEEDS OF TIME
    Se potessi leggere tra le pagine del tempo
    E se potessi guardare oltre le nebbie dei giorni  ancora non  vissuti
    Se anche potessi scoprire
    Quale
    Tra i semi del tempo
    Sarà quello che avrà la forza di schiudersi
    E quale invece morirà
    Non rimpiangerò di averti amato

    Uno sguardo è bastato per farci incontrare
    Uno sguardo forse basterà a farci capire che tutto doveva finire
    E se anche un nuovo fantasma verrà a reclamare
    Tutto quanto io ho coltivato
    Con pazienza e amore
    Con tenerezza e devozione
    E tu, ormai cieco di me, mi avrai già abbandonato
    Non rimpiangerò di averti amato
    E se anche quel seme del tempo non è nato
    E io certo so bene quanto questo mi é costato
    in fatica e dolore
    in speranza e sudore
    Eppure
    so che avrò dato un senso al mio tempo
    quando l’ho coltivato
    E mai rimpiangerò di averti amato



    SENZA TE

    Vuoto
    e
    inutile
    il tempo senza  te
    Senza il tuo abbraccio e la tua voce
    Senza il tuo desiderio e la mia voglia
    Di stare uno accanto all’altro
    Di lasciare tutto il resto fuori
    Per pensare che ogni tanto è giusto essere felici
    E scambiarsi la pelle e i sogni
    Cercando di trovare quello che è venuto a mancare
    Senza te
    A poco servono le ore
    Se non a far battere inutilmente uno sventurato cuore
    che deve rimanere muto del suo amore
    A poco servono le  mani
    Se non possono accarezzare chi le attrae
    A poco servono le parole
    Se non saranno udite da chi le può capire
    A poco servono gli occhi
    Se non potranno chiudersi su chi vorrebbero rivedere al mattino
    A ben poco serve tutto quanto possiedo
    Senza te…Senza TE…



























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